Continuiamo con il tour nelle terre del Conero (prima parte qui). Il primo paese che si incontra venendo dalla costa è Loreto. La sua imponente basilica-fortezza costruita in cima alla collina più vicina al mare è un punto di riferimento ben visibile anche da lontano. Risale al 1300 ed è uno dei luoghi cristiani più importanti al mondo in quanto contiene quella che si ritiene essere la casa in cui Maria visse a Nazaret. Smontata dai crociati mattone per mattone per sottrarla ai saraceni, venne trasportata via nave dalla Palestina e ricostruita nella prima collina utile incontrata lungo la costa adriatica. Per volere dei vari Papi nei secoli è stata arricchita ed ampliata da alcuni degli artisti e degli architetti più importanti della storia dell’arte italiana. Oggi il risultato, tra le varie cappelle, sagrestie e sale che la compongono, è un luogo di culto che a livello artistico non ha nulla da invidiare alla ben più famosa basilica di S. Pietro. Il centro del paese è piccolo e di stampo medievale, composto quasi esclusivamente dalla basilica, da un piccolo corso e qualche stradina laterale. Dal loggiato esterno superiore che si affaccia sulla piazza si entra nel Museo Pinacoteca ricco di quadri di grande bellezza e valore, mentre passando sotto l’arco di fronte alla facciata d’ingresso si arriva a Piazza Giovanni XXIII dalla quale si gode di un vastissimo panorama che si estende dal mare fino alle montagne dell’Appennino.
Pur essendo un piccolo paese ha il privilegio di vantare un ristorante stellato e una delle due migliori pasticcerie di tutte le Marche. Sto parlando del ristorante Andreina dello chef Errico Recanati e della pasticceria Picchio. Andreina propone piatti che partono dalla tradizione marchigiana rielaborati con abbinamenti moderni, cotture di carne estremamente accurate, i migliori prodotti del territorio e una passione per la cacciagione come faraona, lepre, quaglia, cinghiale, anatra e piccione. Prezzi onesti e cucina di alto livello con menù fissi anche sui 45 euro. La pasticceria Picchio è stata inserita nella lista dei migliori bar d’Italia dal Gambero Rosso, propone dolci per la colazione, mignon da tè, cioccolatini raffinatissimi, torte varie e ottimi lievitati come panettoni e colombe artigianali. Personalmente consiglio la torta Peccato di Gola con mandorle caramellate e crema al burro, il plumcake arancia e vaniglia, i mignon con fondente e lampone e la linea di cioccolatini dedicati a Leopardi tra i quali quello ripieno di mousse al pistacchio e salsa di amarena. Al secondo piano della pasticceria trovate un negozio di oggetti e attrezzatura da cucina fornitissimo che farà impazzire ogni food addicted tra alzatine, tazze e bicchieri in stile shabby chic.
Sempre a Loreto potete trovare Perna, un ottimo pastificio la cui produzione è destinata al commercio locale e a molti ristoranti della zona per mantenere una filiera a km zero. Viene utilizzato solo grano delle terre de Conero, la pasta che ne risulta è molto porosa e chiara, trafilata in bronzo e ad essiccazione naturale. Nei negozi del posto ha un prezzo elevato ma è possibile acquistarla direttamente al pastificio pagandola solo 90 centesimi a pacco. Trovate il pastificio in via Villa Musone 68, da fuori non è riconoscibile e non ci sono vetrine nè insegne, ma basta suonare il campanello.
A 15 minuti d’auto da Loreto proseguendo ancora verso l’interno, troverete Recanati, il borgo natio di Giacomo Leopardi. Più grande di Loreto ma sempre di stampo medievale con antichi edifici a mattoncini, potete passeggiare lungo il corso, vedere la piazza principale perennemente tenuta d’occhio dalla statua del poeta, visitare il palazzo in cui è cresciuto e la magnifica biblioteca dove ha studiato, la casa di Silvia e affacciarvi di tanto in tanto lungo le mura della città ad ammirare “l’infinito” ovvero il morbido paesaggio collinare della campagna marchigiana. Tra i vicoletti del centro potete trovare due ottimi ristoranti con un buon rapporto qualità/prezzo:
– Osteria di via Leopardi: parte da una base di cucina tipica preparata e presentata con cura e ricercatezza. Piatti di carne cotta nel rosso conero, baccalà, salumi e formaggi marchigiani, risotto con vernaccia e ciauscolo.
– Borgo Antico: arredamento più elegante e dai toni leggermente dark con sedie in pelle nera, tovaglie rosse e lume di candela, punta su abbinamenti particolati, ingredienti insoliti e una grande selezione di carni internazionali. Riso nero con fondue di formaggio e mela verde, insalate di riso rosso con verdure e fiori edibili, carpaccio di bisonte canadese, angus argentino, kobe giapponese.
Gran parte delle campagne di queste zone sono votate ad uliveti o vigneti: in particolare di uve Rosso Conero e Verdicchio. Il primo è un rosso molto forte e strutturato che si adatta bene ai salumi locali e alla cacciagione, carne molto consumata nella zona in inverno. Il Verdicchio invece non ha bisogno di presentazioni, è uno dei vini bianchi più conosciuti e apprezzati d’Italia. E’ un bianco longevo, a cui piace invecchiare, e le sue uve vengono utilizzate anche per produrre ottimi spumanti e passiti.
Alcune cantine della zona:
– Moroder : in località Montacuto di Ancona, 50 ettari di tenuta di cui 30 dedicati alle viti e tutti coltivati in regime biologico certificato. Propongono principalmente vini rosso conero tra i quali spicca il Dorico, ma anche malvasia e verdicchio. Producono anche olio e tartufi e hanno un agriturismo con ristorante in un casale del ‘700 immerso nella campagna.
– Garofoli : tra Castelfidardo e Loreto e produce vari tipi sia di verdicchio che di rosso conero, oltre brut classico e brut rosè. E’ la più antica casa vinicola nelle marche.
Consigli su dove dormire in zona:
– B&b Antica Maison a Loreto : antico palazzo affrescato all’interno delle mura storiche, con letti a baldacchino e soffitti a travi in legno, ha tre stanze e una proprietaria gentilissima e appassionata de suo lavoro. Prezzi bassi e il miglior rapporto qualità prezzo di tutta la zona del Conero.
– Gallery hotel a Recanati : grande hotel al centro storico con panorama sulle campagne marchigiane.
28 Marzo 2015