Campanelli che risuonano per le strade, il tintinnio delle tazze, camini fumanti ed il profumo della Gulaschsuppe.
Un chiacchiericcio (ed una coda non da poco, ma si sa, nel periodo del ponte dell’Immacolata e durante le vacanze di Natale i mercatini vengono letteralmente presi d’assalto, non solo per lo shopping, ma proprio come elemento di interesse, caratteristici e ricchi di folclore) che man mano aumenta tra le vie, e quasi senza volerlo ci si trova avvolti nell’atmosfera natalizia: questi sono i Mercatini di Natale di Brunico, nel cuore della Val Pusteria in Trentino Alto Adige.

Brunico è una cittadina in provincia di Bolzano, immersa nei verdi panettoni dove agricoltura e pastorizia proliferano, solcati da bianche piste innevate in inverno e meta amata per la sua edilizia peculiare. I colori, i fregi e gli elementi torreggianti vi accompagneranno lungo tutto il vostro percorso nelle rimembranze medievali, tra un ‘Gruß Gott!’ e un ‘Hallo‘.

Tra le sue vie, dall’ultima settimana di novembre fino all’Epifania, troverete le classiche casette in legno che si distribuiscono lungo la laterale del centro pedonale, ricche di profumi e decorazioni, di idee regalo e piatti caratteristici.
Potrete perdervi tra morbidi calzettoni di alpaca, marmellate e sciroppi tipici, oppure far scendere la neve, che ancora tentenna, in un globo di vetro.

Lasciatevi catturare dagli aromi, e decidete dove pranzare: meglio un bretzel da prendere a due mani o una zuppa di gulasch servita in un piatto di pane? E non dimenticate di innaffiare il tutto con il vin brulè speziato, caldo e corroborante, perfetto per scaldarvi fino alla punta dei piedi!

Tra i piatti tipici troverete ampi taglieri di speck serviti con il pane nero, i canederli, la zuppa d’orzo oppure würstel di ogni sorta, ma anche i Tirtlan, due sfoglie di pasta ripiene (di solito di ricotta e spinaci, o erbe di campo) fritte, che possono essere un antipasto oppure anche un piatto unico. Talvolta potete trovare anche la versione dolce, con cerchi golosi ripieni di marmellata, che metteranno a dura prova la vostra lingua: meglio aspettare e godersi il dolcetto tiepido, oppure rischiare una scottatura per imbrattarsi di marmellata senza ritegno?

Adagiatevi sulle botti di rovere che fanno da tavolo rialzato sul fronte di ogni casetta, oppure percorrete la via fino a giungere alla terrazza allestita con tavoli, morbide sedute e lanterne eleganti. Accomodatevi in mezzo alle luci di Natale, brindate con una birra e chiacchierate senza che il serpentone di turisti vi avvolga.

Chiudetevi nella grande capanna di legno, scaldatevi le mani e gli occhi in mezzo a filati e sciarpe morbide, tra coperte e tanto artigianato locale, dove il Loden (tessuto tipico, che deriva da follatura e garzatura della lana, che donano morbidezza e resistenza, usato principalmente per giacche, cappotti e mantelle) spicca tra vecchi telai e ceste in vimini.

Perdetevi nello shopping, nell’aria di festa e tradizione, nel profumo dei forni e dei pani, tra dolce e salato, tra decori e regali, senza dimenticare anche una passeggiata nella via pedonale centrale, ricca di negozi e piccole botteghe.

Sbirciate tra i tetti per godere di panorami unici, inspirate l’aroma degli abeti e date un morso alla doppia consistenza di questo street food che non passerà mai di moda. E non dimenticate di visitare i mercatini dopo il tramonto, le cui ombreggiature suggestive sapranno accompagnarvi sino in riva al fiume Rienza.
