I piselli, insieme ad alcuni cereali e leguminose furono tra le prime specie coltivate dall’uomo circa 8000 anni fa, la loro origine forse in Cina. Apprezzati, in seguito, da Greci e Romani erano fatti seccare e utilizzati per ricavarne una farina molto nutriente con cui si preparava una sorta di polentina. Lo stesso procedimento era utilizzato per le fave.

Anche nel Medioevo, erano apprezzati secchi: spesso venivano cucinati con grasso animale e costituivano un pasto davvero sostanzioso. Nel Liber de Coquina, una ricetta prevede che i piselli vengano frantumati con il cucchiaio e cotti in grasso di maiale, fino ad ottenere un puré spesso e compatto. Il valore aggiunto dei legumi secchi era dato dal fatto che fossero, in questo modo, facili da conservare nel tempo, costituendo una scorta sicura per i frequenti periodi di carestia. Ovviamente i piselli al livello massimo di maturazione avevano una resa anche maggiore, più adatta alle esigenze dei contadini, ma avevano una buccia spessa che non consentiva di consumarli freschi.

Verso la fine del XIV secolo una varietà nana era già stata selezionata, per consentire a chi poteva permetterselo, di consumare pisellini freschi e dolcissimi. Nel 1533 Caterina de’ Medici sposò Enrico II e li importò alla corte di Francia, assieme all’uso della forchetta e ad altre innovazioni gastronomiche!

Il successo dei piselli freschi, però, raggiunse il culmine soltanto sotto il regno di Luigi XIV, a metà del XVII secolo, quando era stata ormai abbandonata la gastronomia ricca di spezie in favore di una più orientata su verdure ed erbe fresche e pare che la moda venisse ancora una volta dall’Italia.
Le cucine più agiate potevano quindi permettersi piselli freschi, a prezzi decisamente elevati, talvolta raccolti piccolissimi e consumati crudi, talvolta mangiati addirittura con il baccello verdissimo.

Come tutti i “grani” ha sempre rappresentato simbolicamente la prosperità e l’abbondanza: i suoi piccoli fiori andavano spesso a decorare le ghirlande e i mazzolini delle spose.
Le proprietà dei piselli sono tantissime.
Innanzitutto è importante il contenuto di vitamine: la A soprattutto utile per la salute della pelle e degli occhi, poi la K fondamentale per la guarigione delle ferite e la coagulazione del sangue; i piselli contengono poi tutte le vitamine del gruppo B, importanti per il sistema cardiovascolare, sistema nervoso e digestivo. Come minerali si ricordano magnesio e potassio, ma anche selenio, presente in questo legume nelle sue rare forme organiche assimilabili dall’organismo.
Vi ricordo, infine, che il 2016 è stato decretato dalla FAO come anno dei legumi, ragione di più per farne il pieno!
Taccuini Storici, Wikipedia, Salute e Benessere]
7 Aprile 2016