“La pizza migliore di Napoli” e si scopre la magagna: se hai mangiato qui ti hanno truffato e non lo sai neanche
I carabinieri del Nas hanno effettuato una serie di controlli a tappeto in alcune zone della Campania e la verità emersa ha lasciato tutti basiti.
A finire nel mirino dei controlli sono stati pizzerie, ristoranti, ma anche attività commerciali di vario tipo, tutti impiegati nel settore della vendita e distribuzione di materie prime ed alimenti.
Le indagini condotte negli ultimi giorni hanno portato a tantissime denunce e altrettanti sequestri, insieme ad una serie di sanzioni che hanno interessato molti esercenti.
La scoperta è stata di cibi e alimenti distribuiti ma privi delle indicazioni di provenienza e di tracciabilità. Coinvolte nei controlli anche ditta di Frattaminore e Parco Nazionale del Vesuvio.
Controlli a tappeto in Campania da parte dei Nas
I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) hanno effettuato dei controlli su tantissime attività commerciali tra le province della regione Campania: ad essere stati sottoposti ad ispezione sono stati 99 esercizi e la metà di questi – ben 45 – sono stati sanzionati per un totale complessivo di 80mila euro di multe.
A suscitare maggiore scandalo sono state tre pizzerie delle zone di Giugliano, Tufino e Marigliano i cui titolari sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per frode in commercio. Tra i locali più popolari della zona, è stato scoperto che proponevano ai propri ospiti prodotti di scarsa qualità che non avrebbero mai potuto essere distribuiti.
Chiuse tre pizzerie Campane: la scoperta dei Nas
Nei locali delle province della Campania si è scoperto che i titolari proponevano pizze e prodotti di altro genere come alimenti contenenti materie prime pregiate. Le indagini dei Nas, invece, hanno fatto emergere una verità opposta: nei loro locali le pizze erano preparate con cibi scadenti e, in alcuni casi, veniva riportato anche l’utilizzo di “fiori di zucca Dop”, prodotto che però non ha mai ricevuto questa denominazione.
I tre titolari delle pizzerie di Giugliano, Tufino e Marigliano sono stati denunciati per frode in commercio, così come un altro esercente a capo di una ditta di conservazione di frutta e verdura a Frattaminore, che è stato segnalato alle autorità competenti anche per contraffazione di indicazioni geografiche o Dop. Quest’ultimo, infatti, vendeva castagne albanesi spacciandole per napoletane, mentre nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio una ditta vendeva pomodori del piennolo che non fanno in alcun modo parte del circuito di controllo né del Consorzio di tutela.