Riso, altro che alimento sano: lo mangi così e diventa tossico: i gastroenterologi hanno file chilometriche per colpa sua
Considerato uno dei cereali più salutari e spesso preferito al posto della pasta, il riso è un alimento ricco di proprietà e nutrienti utili per l’organismo.
Sempre presente in una dieta ipocalorica, viene spesso consigliato in abbinamento a verdure o proteine come carne o pesce, nel caso di piatti unici.
Disponibile in tantissime varietà – dal riso integrale a quello venere, senza dimenticare il basmati – presenta caratteristiche differenti a seconda della tipologia.
Al di là delle preferenze personali, tuttavia, il riso risulta essere una fonte di amido, sali minerali e vitamine. Ma attenzione a come si decide di consumarlo!
Riso: pro e contro
Diversi studi evidenziano come le popolazioni che usano in grande quantità questo alimento, siano anche quelle in cui vi è una minore percentuale di obesi. Il riso, infatti, contiene una grande quantità di amido che è responsabile dell’abbassamento dell’apporto calorico in cottura: basti pensare che se 100 grammi di riso crudo apportano 330 kcal, la stessa quantità cotta ne contiene solo 110 kcal. Fonte di fibre che contribuiscono a rendere più sazi, è ricco di lisina, un amminoacido che favorisce la produzione di anticorpi ed enzimi, fondamentale per capelli sani.
Ma non è tutto: il riso contiene anche sali minerali preziosi come magnesio, ferro e fosforo, ed ha un’alta concentrazione di vitamine, in particolar modo E, B1 e PP. Con un indice glicemico basso rispetto alla pasta, può essere consumato da tutti, anche da chi ha problemi di celiachia. Ma, proprio in merito alla preparazione di questo cereale, è necessario conoscere alcune informazioni: se cotto nel modo sbagliato, perde ogni proprietà e diventa tossico.
Il riso è tossico: ecco perché
Accade spesso che per non sprecare il cibo avanzato, si decida di riscaldarlo, ma molti nutrizionisti evidenziano come alcuni alimenti, sottoposti a questo processo, possono dar vita a sostanze velenose. È proprio il caso del riso che prevede un metodo di riscaldamento ben preciso che, se non seguito alla lettera, potrebbe trasformarlo in un cereale altamente dannoso per l’organismo.
Come spiegato dalla dietista e Tiktoker Harini Bala, il riso può essere riscaldato se viene conservato entro due ore dalla cottura in frigorifero in un contenitore ermetico. Ma se si cucina al mattino e lo si conserva in frigo la sera, c’è un’alta probabilità che si formi il Bacillus cereus, ovvero un tipo di batterio che provoca vomito, problemi intestinali e crampi addominali.