Home » Moka, qui sono nascosti germi e batteri eppure nessuno lo sa: sono tutti concentrati a pulire il resto e questo pezzo lo trascurano sempre

Moka, qui sono nascosti germi e batteri eppure nessuno lo sa: sono tutti concentrati a pulire il resto e questo pezzo lo trascurano sempre

Moka, come pulirla - iFood.it - 20241206
Moka, come pulirla – iFood.it (Fonte Pexels)

Il momento del caffè è considerato dagli italiani come una pausa di relax, da condividere o vivere in totale solitudine, qualcosa di sacro da preservare e ripetere nel corso della giornata.

Dall’avvento delle cialde e delle macchinette del caffè, molti hanno abbandonato la moka, ma tanti continuano a preferirla e a considerarla una tradizione inamovibile del costume nazionale.

Nelle case degli abitanti del Bel Paese ce n’è almeno una – a volte anche di più – ma non tutti sanno come pulirla e maneggiarla al meglio.

Il lavaggio della moka, infatti, richiede un’attenzione molto particolare e molto spesso si trascurano degli spazi che possono trasformarsi in una fonte di germi e batteri.

La moka: una tradizione tutta italiana

la prima moka è stata lanciata nel 1933 da Alfonso Bialetti: si trattava di un oggetto di design che fin da subito colpì per la sua silhouette, ma anche per la sua funzione. Il caffè preparato in questo modo, dunque, si trasformò ben presto in una tradizione della cultura popolare italiana, mentre la moka è ancora riconosciuta in tutto il mondo come una icona del Made in Italy.

Composta da da quattro componenti in alluminio o acciaio, a cui si aggiungono una guarnizione sostituibile e un manico in bachelite, questo strumento che oggi vanta 320 milioni di esemplari ispirati alla moka Bialetti, deve essere utilizzato – ma soprattutto curato e lavato – con molta attenzione.

Moka, perchè si può trasformare in cumulo di germi e batteri - iFood.it - 20241206
Moka, perchè si può trasformare in cumulo di germi e batteri – iFood.it (Fonte Pexels)

Come lavare la moka

Apparentemente molto facile da maneggiare e pulire, la moka richiede in realtà una cura quotidiana. Quando la si passa sotto l’acqua del lavandino, infatti, si tende a concentrarsi solo sul serbatoio, il bricco e il filtro centrale. Molti trascurano una “parte segreta” che, se non pulita in maniera adeguata, si può trasformare in una fonte di germi e batteri.

Stiamo parlando dell’interno del filtro superiore, un aspetto a prima vista trascurabile ma che potrebbe incidere in modo importante anche sul sapore del caffè. Al suo interno, infatti, tendono ad accumularsi residui e incrostazioni che non spariscono con un semplice risciacquo. Per lavare il filtro, dunque, è necessario seguire una tecnica ben precisa: lo si immerge in acqua calda per qualche minuto così da ammorbidire le incrostazioni, si strofina delicatamente con uno spazzolino o una spugnetta, poi si risciacqua e si asciuga. Solo così si avrà una moka realmente pulita!