Da piccolina ne ho mangiata dei vagoni! Questa pasta molto semplice, fatta con farina e uova, era la mia minestrina serale.
Da bambina mangiavo pochissimo e mia nonna cucinava spesso, a volte solo per me, questa pastina molto piccola, cotta rigorosamente in brodo di carne, più spesso brodo di pollo ristretto, “Deve crescere questa bambina”, diceva la nonna a mia mamma.
A mia volta io stessa l’ho fatta spesso ai miei figli, piaceva a tutti in famiglia, specialmente quando dentro facevo sciogliere il formaggino. 🙂

La storia dei manfrigoli l’ho letta poco tempo fa e mi sono resa conto che è veramente una minestra antica.
Una volta le donne la sfregavano tra le mani fino a ridurla in granellini, che ricorda il cuscus berbero. La parola è composta da manus e frico.
Qui in Romagna e nella Marche, dove il termine si storpia ulteriormente in maranfìghle, era il piatto canonico della cena funebre, al ritorno dalle esequie.

A Ravenna e province sono chiamati monfettini, mentre nel pesarese sono conosciuti di più come sfregoli.
In Umbria, e in particolare a Narni, vengono denominati manfricoli e costituiscono il piatto più tipico della località. Sono simili alle tagliatelle, ma più spessi, e nascono dall’impasto di acqua e farina di grano duro, senza usare l’uovo.
Ho provato a cuocerli nel brodo di pesce, ha riscosso molto successo, in particolare servito come primo anziché una pasta asciutta che riempie troppo lo stomaco e la pancia, in attesa di un secondo di pesce sostanzioso, oppure quando si torna a casa dopo una giornata fredda e faticosa, questa minestra è corroborante.
Ingredienti per 4 Persone
Preparazione
Per il brodo di pesce. Lavate il pesce e mettetelo in una pentola capiente insieme a 3 lt di acqua, pesce, odori e sale. Fate bollire per circa 2 ore. Mettete un colapasta coperto da un telo garzato, sopra ad una pentola vuota. Filtrate il brodo. Rimettetelo sul fuoco, fatelo bollire e cuocete i manfrigoli. Solo per qualche minuto.
Procedimento. Iniziate facendo la sfoglia per ricavare i manfrigoli. Disponete la farina sul tagliere e formate un buco al centro dove metterete le uova aperte. Iniziate a lavorare con una forchetta e procedete a mano facendo forza con i palmi fino a formare un panetto liscio. Mettete la pasta sotto ad un piatto a riposare per almeno 30 minuti. Riprendete la pasta e stendetela con il mattarello assottigliandola il più possibile. Quando avrete ottenuto una bella sfoglia, copritela con uno stroficaccio e lasciatela asciugare un po’ in modo che non si appiccichi molto quando la arrotolerete su sé stessa. Arrotolate la sfoglia e iniziate a tagliare come fareste per le tagliatelle ma più sottili, circa 3 mm. Tagliate dei quadrettini piccoli.
Filtrate il brodo mettendo sopra al colapasta un telo bianco a trama sottile. Rimettete il brodo sulla fiamma, portate a bollore, aggiungete la minestra e cuocete per circa 5 minuti.