Preparazione
Mettete in una casseruola l'acqua, lo zucchero, i semi di anice e la scorza di due limoni tagliate a fettine molto sottili, meglio se con un rigalimoni.
Portate a ebollizione e fate sobbollire per circa 10 minuti fuoco dolce.
Togliete le scorzette di limone glassate e fate raffreddare.
quando lo sciroppo è tiepido aggiungete il succo di limone.
Versate tutto in un contenitore e fate rapprendere in freezer.
Dopo un'ora mescolate il composto con una forchetta e ripetete ancora dopo circa 2 ore.
Lasciate poi gelare in freezer per almeno 6 ore.
Servite in bicchierini, decorando con le scorzette di limone glassato.

Il termine sorbetto sembra derivare dall’arabo “sherbeth” (bevanda fresca) o dal turco “sharber” (sorbire), altri indicano il verbo latino ”sorbeo-es-sorbui” (sorbire o succhiare). In ogni caso sembrerebbe che questo nome sia stato poi adottato durante il Medioevo come nome onomatopeico del suono che si fa succhiando questo tipo di bevande alla frutta.

L’esistenza del sorbetto è documentata nei testi dell’antichità classica; venne poi dimenticato e fu solo intorno al IX sec. che gli Arabi reintrodussero in Sicilia le conoscenze sul come fare sorbetti. In Oriente si era, infatti, scoperto che il succo di frutta si addensava se mescolato in un recipiente ricoperto esternamente di neve e che lo scioglimento del ghiaccio si rallentava con l’agrinta del sale, metodologie che portarono molti cambiamenti alla preparazione delle bevante tipo “sorbetti”.


Durante la seconda metà del XVI sec. si affermò l’abitudine di fare sorbetti nelle corti italiane e nel XVII secolo il sorbetto conquistò il palato della borghesia grazie a nuove conoscenze tecnologiche e il minor costo degli ingredienti. Poi, il siciliano Francesco Procopio dei Coltelli tramite il “Café Procope”, aperto a Parigi nel 1686, inizio a diffondere il consumo di sorbetti speciali presso la borghesia europea.
La sua fama divenne tanto grande che Luigi XIV gli assegnò l’esclusiva per la fornitura a corte di “acque gelate” (le moderne granite), “fiori d’anice” e “fiori di cannella” (simili ai gelati alla frutta).
Il sorbetto al limone è dissetante, ha un retrogusto amarognolo, perfetto per esser servito a fine pasto, ma buonissimo anche per una merenda o dopo una giornata di lavoro. Ogni momento può essere perfetto per assaporare un buon sorbetto al limone fatto in casa!