Tutte le ricette hanno una storia, alcune più di altre sono sopravvissute a eventi, trasformazioni e al cambiamento di gusto e di abitudini alimentari, restando nel tempo fedeli a se stesse.
Ricette che raccontano un territorio, come nel caso del brodetto di Porto Recanati, una gustosa zuppa di pesce nata dall’inventiva dei pescatori che preparavano questo piatto sulle loro barche con il pesce di scarto e non adatto alla vendita.
Un piatto povero, nato con tanti tipi di pesce, cotti in acqua di mare e con un solo “giro d’olio” che oggi ben rappresenta il territorio marchigiano.
Caratteristica di questa zuppa è l’assenza totale di pomodoro, ma viene colorato con lo “zafferanone”, uno zafferano selvatico tipico del Conero, che dona alla preparazione un bel colore giallo detto nel dialetto tipico “occhiu de gallu”.

Ingredienti per 4 Persone
- 1,2 kg Pesce Gattuccio, triglie, merluzzo, scorfano, seppie, razza
- 1 bicchiere Vino Bianco
- 1 Cipolla
- 500 ml Fumetto
- Olio Di Oliva
- Farina 00
- Zafferano
Preparazione
Fate un brodo con teste e lische dei pesci utilizzati. Tagliate le seppie a pezzi, in una padella fate soffriggere la cipolla nell'olio, unite le seppie, fatele rosolare e bagnatele con il brodo caldo. Unite lo zafferano e afte cuocere per 15 minuti
Tagliate il pezzi a pesci, infarinatelo e posizionateli a strati in un tegame unto con un pò d'olio, avendo cura di posizionare per primi i pesci a cottura più lunga.
A questo punto, rovesciate le seppie con il loro brodetto sui pesci infarinati, aggiungete un bicchiere di vino bianco e uno di acqua (il vino e l'acqua dovranno arrivare a livello dei pesci ma non andare oltre). Portate a cottura a fuoco vivace per 15 minuti, avendo cura di non mescolare mai per non rompere i pesci, ma di scuotere leggermente il tegame tenendolo dai due manici
Quando pronto, mettete delle fette di pane casereccio tostato in una fondina e rovesciatevi sopra un paio di mestoli di brodetto, avendo cura di servire un pò tutti i pesci.
