Dici Sbrisolona e pensi subito a Mantova, dove tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 questo dolce è nato.
Il nome è abbastanza indicativo sulla consistenza, “sbrisa” in dialetto mantovano indica proprio le briciole e questa torta come la spezzi ne crea parecchie.
Di origine contadina, alle massaie bastava miscelare insieme della farina di mais a dello strutto, dolcificare con un pò di miele, impreziosire con nocciole o mandorle ed ecco che il dolce era pronto.
Si usava prepararlo in occasione di feste o ricorrenze speciali, a Natale non mancava mai e se poi avanzavano delle “briciole” queste si potevano conservare a lungo.
La ricetta giunse alle corte dei Gonzaga, i signori di Mantova, che per differenziare il loro dolce da quello dei “villani” lo fecero ingentilire tagliando la farina di mais con quella di frumento, sostituendo lo strutto con il burro e aggiungendo lo zucchero, ingrediente che all’epoca era pregiato.
La nuova ricetta viene pubblicata nel 1662 dal cuoco di corte, Bartolomeo Stefani sul suo manuale L’arte di ben cucinare e ancor oggi è una delle ricette più replicate.

Ingredienti per 6 Persone
- 125 g Farina di mais
- 125 g Farina 00
- 125 g Zucchero
- 125 g Burro
- 100 g Mandorle tritate grossolanamente
- 2 Tuorli
- Sale
- Buccia di limone
- Estratto Di Vaniglia
Preparazione
Miscelate insieme le due farine.
Riducete in granella le mandorle.
Aggiungete alle farine le mandorle, lo zucchero, gli aromi, i tuorli e il burro freddo e amalgamate fino ad ottenere delle grosse briciole.
Fate cadere le briciole in una teglia di 20-22 cm precedentemente imburrata senza compattare l'impasto. Infornare a 180°C
Sfornate, lasciate raffreddare e togliete la torta dallo stampo. Al momento di servire cospargete di zucchero a velo.