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Formaggi pericolosi e come evitarli: il richiamo alimentare inaspettato ti farà restare con la bocca aperta | Leggi bene

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Formaggi contaminati-ifood

Richiamo alimentare per un formaggio, il rischio è però ovunque. Scopriamo di che si tratta e come evitare la contaminazione. 

Ancoro un richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute che grazie ai controlli fatti sui cibi in vendita monitora il commercio evitando gravi danni alla salute dei cittadini che possono acquistare alimenti non conformi o addirittura nocivi.

Questa volta si tratta di un formaggio venduto con il nome commerciale Canestrato di Totò. Si tratta di un formaggio simile al pecorino prodotto dalla  C.P.F. Società Cooperativa Produttori di Formaggi nello stabilimento di via degli Artigiani 4 a Vetralla, in provincia di Viterbo (marchio di identificazione CE ITD6L2N).

Venduto nella forme da 1,8-2 kg, il lotto in questione è 06/04/2023 con scadenza  06/12/2023. Nel comunicato diffuso si raccomanda di non vendere e restituire al fornitore con bolla di reso. Ovviamente chi già dovesse aver acquistato il formaggio è invitato a riportarlo all’esercizio commerciale.

Ma a cosa è dovuto questo richiamo alimentare? Cosa contiene il formaggio in questione?

La contaminazione del formaggio

Sulla nota leggiamo che il formaggio è stato richiamato per un rischio biologico dovuto ad un batterio, la Listeria monocytogenes. Ma di cosa si tratta? Un batterio che si trova nel terreno e nell’acqua, in grado quindi di contaminare animali e vegetali come frutta e ortaggi. Contrariamente a molti altri batteri la Listreria sopravvive in ambienti salati e alle basse temperature, tra 2 °C e 4 °C, ecco perché frigoriferi domestici non bastano a contrastarne la proliferazione.

Il Ministero della Salute raccomanda quindi per evitare le contaminazioni di lavarsi spesso le mani e tutti gli utensili e le superfici quando si utilizzano, compresi gli elettrodomestici e le spugne, da cambiare spesso. Inoltre sostiene l’importanza di conservare in frigo gli alimenti e ben separati, magari all’interno di contenitori chiusi. Altra raccomandazione, non anticiparsi troppo con le preparazioni e cercare di scaldarle ad alte temperature, che sono0 quelle a cui è sensibile la Listeria.

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Formaggi-ifood (foto pixabay)

Come evitare

Dove troviamo principalmente il batterio della Listreria? In tantissimi cibi crudi comprese le carni poco cotte, il salmone affumicato, e nel latte crudo non pastorizzato. Per quanto riguarda i formaggi, occorre fare attenzione a quelli molli, gli erborinati, quindi quelli con muffa sia all’esterno che all’interno, e quelli poco stagionati. Preferire quelli pastorizzati poiché come detto il batterio non sopravvive alle alte temperature. E cosa succede se veniamo a contatto con la Listeria?

Veniamo attaccati dalla listeriosi che può manifestarsi in due diverse forme, la prima è gastroenterica, tipica delle intossicazioni alimentari, e si manifesta già subito dopo l’ingestione del cibo contaminato, l’altra, più grave, è detta sistemica e può manifestarsi fino a 90 giorni dopo. Questa colpisce il sistema nervoso e oltre a cefalea e confusione può portare a encefaliti e meningiti.