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Occhio al girovita: se cambia in questo modo corri un rischio gravissimo per la tua salute | Rimedia subito così

Grasso addominale – iFood.it (foto Canva)

Quando si accumula il grasso addominale, il girovita inizia ad aumentare, con grande disappunto di chi ci tiene alla forma e alla linea

Il problema del grasso addominale – la cosiddetta pancetta – non è meramente estetico, dato che può indicare la presenza di una sindrome metabolica quando è accompagnato da pressione e trigliceridi alti e al contempo livelli di colesterolo buono bassi.

Il grasso addominale è più dannoso del grasso che si deposita in altre parti del corpo poiché apre la strada all’infiammazione generale dell’organismo e può anche produrre sostanze pro-tumorali e favorire l’insorgenza dell’aterosclerosi.

La pancetta non è quindi solo un fastidio estetico, ma causa l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari come infarti e ictus, di problemi renali e di alcuni tumori, come il cancro al seno, all’endometrio o al colon-retto.

Dopo i quarant’anni, anche le donne magre cominciano spesso ad accumulare grasso addominale, situazione che poi peggiora con la pre-menopausa e ancora di più con la menopausa.

Il girovita e lo stile di vita

Nelle donne un girovita oltre gli 80 cm inizia a destare preoccupazione, oltre i 90 cm aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori; negli uomini i valori della circonferenza a cui prestare attenzione sono oltre i 94 cm mentre i rischi aumentano drasticamente oltre i 102 cm.

I cambiamenti ormonali mescolano tutte le carte in gioco e non possiamo mantenere lo stesso stile di vita precedente se non vogliamo accumulare gasso addominale. È il momento di diminuire le porzioni perché con l’avanzare dell’età inevitabilmente la spesa energetica diminuisce.

Misurazione del girovita – iFood.it (foto Canva)

Il tempo giusto per ogni cosa

Un altro accorgimento di cui non possiamo più fare a meno da una certa età in poi se vogliamo evitare che il grasso addominale si accumuli inesorabilmente è come ripartiamo l’apporto energetico e nutrizionale nei diversi pasti della giornata: i carboidrati, ad esempio, è meglio consumarli a pranzo piuttosto che a cena dato che – essendo zuccheri – se assunti alla sera si trasformeranno in accumuli di grasso.

Inoltre, è bene sapere che il corpo inizia ad attingere alle scorte di grasso per recuperare energia dopo due ore dall’ultimo pasto – mentre prima usa il glucosio – ma se noi tra un pasto e l’altro assumiamo zuccheri con snack o bevande zuccherate, le scorte di grasso non verranno intaccate dato che nel frattempo avremo introdotto altro glucosio nell’organismo. Inoltre per prevenire la pancetta o eliminarla, non basta mangiare di meno, ma è indispensabile anche fare attività fisica, anche una semplice camminata quotidiana a passo veloce: sarà più efficace farla al mattino presto che al pomeriggio.