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Antonino Cannavacciuolo costretto a dormire in auto: lasciato fuori casa in malo modo | Racconto da brividi e lacrime

Antonino Cannvacciuolo
Antonino Cannvacciuolo – IFood.it (foto di Ansa)

Che racconto da brividiTroppe volte è stato costretto a dormire in auto perchè lasciato fuori casa. Però gli è servito a molto. 

Non dev’essere stato affatto semplice per lui, ma di certo non si può dire che quelle brutte situazioni non gli siano poi servite nella vita. Lo hanno formato e reso la persona determinata che è oggi, oltre che uno degli chef più affermati in Italia.

Il suo è stato un percorso davvero straordinario e in pochissimo tempo gli ha permesso di raggiungere dei traguardi particolarmente importanti, come la gestione della cucina di Villa Crespi in qualità di capo cuoco a soli ventitré anni e il successivo ottenimento di ben tre stelle michelin.

Purtroppo però oltre a questi momenti di gloria Antonino Cannavacciuolo ha anche vissuto alcuni periodi molto duri, che però sono stati utili a temperare il suo carattere e a farlo diventare la persona forte di oggi. Chiunque li avrebbe considerati delle sciagure, ma secondo le chef sono state invece delle importanti lezioni di vita.

Ne ha parlato in un intervista per il quotidiano “Il Gazzettino“. Ciò che ha raccontato fa davvero rabbrividire. Ciò che ha dovuto subire è qualcosa di veramente agghiacciante.

Delle braccia blu per i colpi subiti

Nel corso dell’intervista Antonino Cannavacciuolo ha avuto modo di parlare di tante cose, ma soprattutto ha fatto un’analisi completa di quello che è stato il suo percorso in cucina, dai suoi primi passi a oggi. Proprio durante questo racconto sono emersi alcuni dettagli particolarmente agghiaccianti.

Uno di questi riguarda i maltrattamenti che ha subito a 14 anni nel momento in cui ha iniziato a lavorare in un ristorante. Veniva picchiato talmente tanto dallo chef che quando tornava a casa aveva le braccia blu per le botte. Ma questa è solo una delle cose che è stato costretto a subire. Tra le altre c’è anche l’essere costretto a dormire in auto la notte. Che racconti da brividi.

Antonino Cannavacciuolo
Antonino Cannvacciuolo – IFood.it (foto di Ansa)

Costretto a dormire in macchina se faceva tardi

Se Antonino Cannavacciuolo è oggi una persona particolarmente determinata, deve una parte del merito anche alla sua famiglia e alla rigida educazione che gli ha imposto, che prevedeva delle punizioni esemplari nel momento in cui le regole di casa venivano infrante, tra queste il dormire in macchina.

Se per esempio Antonino rientrava a casa oltre l’orario stabilito dai propri genitori, trovava la porta di casa chiusa ed era quindi costretto a passare la notte in macchina. Pare che la cosa accadeva spesso quando era un adolescente, ma sicuramente la cosa gli è servita a dargli un po’ di disciplina.