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Mauro Colagreco, ‘sgambetto’ pesantissimo a Cannavacciuolo e Cracco: non possono reagire in alcun modo

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Mauro Colagreco – ifood (foto Instagram)

Mauro Colagreco ha fatto un torto ai colleghi Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco. Nessuno se lo aspettava, come reagiranno i due?

Grazie all’amato talent culinario MasterChef nel corso delle stagioni abbiamo avuto la possibilità  di scoprire segreti e tecniche di cucina a noi talvolta sconosciute.

Non solo. Abbiamo anche conosciuto diversi chef spesso stellati che, ospiti del programma, sono divenuti volti noti anche a chi non è del mestiere né ha mai messo piede nei loro rinomati ristoranti.

E abbiamo avuto modo di constatare, semmai qualcuno avesse mai avuto un dubbio, che la cucina italiana è ricca di eccellenze riconosciute in tutto il mondo.

Tra i vari ospiti del talent c’è stato anche uno dei migliori chef al mondo: Mauro Colagreco. Argentino di origini italiane – i nonni erano abruzzesi – è a capo del prestigioso Mirazur, ristorante a Menton, in Francia, appena dopo il confine. Nonostante sia stato ospitato con tutti gli onori però uno sgambetto ai colleghi c’è stato.

Mauro Colagreco: lo sgambetto a Cracco e Cannavacciuolo

Nonostante sia oggi un grandissimo chef non era questa la strada che Mauro Colagreco voleva percorrere. Studia infatti letteratura, poi si cimenta con la contabilità per seguire le orme del padre, ma poi si innamora della cucina. Grazie alla sorella, dirà, che gli ricorda quanto da piccolo gli piacesse cucinare assieme alla nonna.

Oggi possiede diversi ristoranti, e la sua cucina è considerata tra le migliori. Ma cosa ha di speciale? A Gambero Rosso sostiene che sia caratterizzata da quattro aggettivi: “Condivisione, stagionalità, territorialità e bellezza. La mia filosofia si poggia sul lavoro con prodotti freschi provenienti non solo dal mio giardino, dai monti o dal mare, ma anche da piccoli produttori e da mercati locali. Tutto segue il ritmo delle stagioni a beneficio della massima qualità”.

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Mauro Colagreco – ifood (foto Instagram)

Il cuoco sostenibile

Proprio la sua ricerca delle materie a km 0 prodotte spesso negli orti vicino ai suoi ristoranti, gli è valso la nomina, , di Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO per la biodiversità. Non a caso. Racconta: “Al Mirazur siamo molto attenti al tema dello spreco del cibo. Tutto il team in questo senso sta lavorando da vari anni: concimiamo i campi che ci danno da mangiare, coltiviamo il giardino con tecniche di permacultura organica, lavoriamo con una filiera corta fatta di produttori locali e usiamo ingredienti di stagione. […] Stiamo anche lavorando con i nostri fornitori per eliminare l’utilizzo della plastica“. 

Mauro Colagreco è il primo chef nella storia ad ottenere un simile riconoscimento. E con questo, tre Stelle Michelin, e il primo posto, nel 2019,  nella classifica World’ 50 Best Restaurants, lo sgambetto ai colleghi Cannavacciuolo, Cracco e tanti altri è servito.