Dottor Nowzaradan, spregevole truffa emersa all’improvviso: ha rubato i suoi soldi senza ritegno
A Vite al Limite la storia di una paziente ha fatto molto discutere: ecco cosa è successo con il dottor Nowzaradan.
“Vite al Limite”, il celebre programma televisivo che segue le vicende di persone affette da obesità morbida nel loro percorso di perdita di peso, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo.
Al centro di questo viaggio trasformativo c’è il dottor Younan Nowzaradan, noto come Dr. Now, un chirurgo specializzato in bypass gastrico che con la sua esperienza e dedizione aiuta i suoi pazienti a intraprendere un percorso di rinascita fisica ed emotiva.
La sua figura professionale e umana è diventata un punto di riferimento per chi lotta contro l’obesità, ma non tutti i casi che passano per il suo studio hanno un lieto fine.
Tra questi, la storia di Schenee Murry si distingue per un epilogo controverso e pieno di insegnamenti per i telespettatori.
Vite al Limite, la storia di Schenee Murry
Schenee Murry, partecipante di “Vite al Limite”, ha iniziato il suo percorso nel programma con un peso di 330 kg, sperando di cambiare radicalmente la sua vita. Nonostante l’entusiasmo iniziale e il sostegno del dottor Nowzaradan, che le aveva fornito un piano dettagliato per raggiungere gli obiettivi di perdita di peso necessari per qualificarsi alla chirurgia bariatrica, Schenee ha incontrato numerose difficoltà.
Durante il suo percorso, non è riuscita a rispettare le indicazioni del dottore, finendo per essere ricoverata in ospedale dove, nonostante un’iniziale perdita di 91 kg, ha poi ripreso peso una volta tornata a casa. La sua incapacità di aderire alle prescrizioni mediche e il successivo allontanamento dal programma hanno sollevato interrogativi sulla sua determinazione a cambiare stile di vita.
Le accuse di truffa per l’ex paziente di Vite al Limite
La vicenda di Schenee Murry ha preso una svolta ancor più controversa quando ha avviato una raccolta fondi online, apparentemente per finanziare un futuro intervento chirurgico di perdita di peso. Questa iniziativa ha suscitato sospetti e accuse di truffa nei confronti di coloro che, mossi da compassione, hanno contribuito economicamente. La mancanza di aggiornamenti concreti sul suo stato di salute e sul suo percorso di dimagrimento ha alimentato ulteriori dubbi sulla sincerità delle sue intenzioni.
La storia di Schenee non è solo il racconto di un fallimento nel percorso di perdita di peso, ma solleva anche questioni etiche importanti riguardo alla responsabilità personale e all’uso dei social media per sollecitare aiuto finanziario. La sua vita, segnata da traumi passati e difficoltà presenti, rimane un monito sulla complessità della lotta contro l’obesità e sull’importanza di un supporto professionale e emotivo adeguato.