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Giorgione costretto a scappare durante la notte: fuga inevitabile, non ha potuto fare altrimenti | Il motivo è sconcertante

Giorgione orto e cucina
Giorgione- iFood.it

Giorgione si racconta svelando inediti retroscena del suo passato: ecco i segreti dello chef Giorgio Barchiesi, particolarmente amato per il suo fare genuino e le ricette uniche.

Tra le numerose personalità che hanno arricchito il panorama televisivo dedicato alla cucina, Giorgione (al secolo Giorgio Barchiesi) si distingue per la sua genuinità e simpatia, diventando un vero e proprio beniamino del pubblico.

Con la sua trasmissione “Giorgione orto e cucina”, ha introdotto gli spettatori a un modo diverso di concepire il cibo, mixando cultura, territorio e sapori in ricette uniche e inimitabili.

Il suo stile unico, arricchito da espressioni quali “smuginata” o “laido intruglio”, trasforma ogni puntata in un viaggio culinario ricco di scoperte e passione.

La sua storia, dalle prime incursioni segrete nella cucina di famiglia al successo televisivo, dimostra come la passione e l’autenticità siano ingredienti indispensabili per realizzare i propri sogni.

Le origini televisive di Giorgione e la sua passione per la cucina

La carriera televisiva di Giorgione è iniziata quasi per caso, grazie all’incontro con il regista Stefano Monticelli, che, affascinato dalla sua personalità e dal successo del suo ristorante, gli propose di lavorare insieme. Giorgione accettò, ponendo come condizione l’autenticità e la possibilità di registrare le puntate nella sua casa, immersa nella campagna umbra. Questo approccio ha permesso di creare un’atmosfera intima e accogliente, dove gli spettatori si sentono come invitati a casa di un amico. La scelta di non utilizzare dosi precise nelle ricette, tranne che per i dolci, sottolinea la sua filosofia culinaria: la cucina è creatività, improvvisazione e personalizzazione.

Nell’intervista realizzata in occasione della sua partecipazione al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, Giorgione ha raccontato le sue origini romane e la severa educazione ricevuta, che vedeva la cucina come un luogo quasi proibito, riservato al personale di servizio. Nonostante ciò, fin da bambino era affascinato da quel mondo magico, tanto da sgattaiolare di nascosto per osservare le cuoche al lavoro, vivendo momenti di pura felicità. Questa passione segreta lo ha accompagnato negli anni, anche quando si è trasferito in Umbria per studiare veterinaria e successivamente dedicarsi all’attività di famiglia e alla commercializzazione della carne.

Giorgione orto e cucina
Giorgione in tv- iFood.it

Il passato di Giorgione: le fughe per vivere da vicino il suo amore per la cucina

Il suo approdo nel mondo della ristorazione è stato altrettanto fortuito, nato dalla volontà di riaprire un locale chiuso vicino a casa sua. L’idea di offrire pranzi gratuiti in piazza per promuovere il ristorante ha riscosso un successo immediato, trasformando rapidamente “Alla Via di Mezzo” in un punto di riferimento culinario. Il suo menù fisso, basato sui prodotti di stagione e sulla convivialità tipica delle taverne, rispecchia la sua visione della cucina come momento di condivisione e gioia.

“Da noi vigevano le regole di Montessori, i bambini alle 19,30 erano a letto e frequentare la cucina era vietato, in quanto riservata esclusivamente al personale di servizio. Dislocata lontana dalla zona frequentata dalla famiglia, in una mansarda, per me costituiva un regno magico, dove le cuoche preparavano i manicaretti quasi come opere di magia. Avevo una tata tirolese molto severa. E allora io fingevo di ubbidire e andare a letto, poi sgattaiolavo fuori dalla mia cameretta e mi inerpicavo sulla scala per osservare, non visto, le donne che trafficavano in cucina. Era bellissimo!”, racconta ricordando di quando scappava per osservare da vicino la sua più grande passione, la cucina.