Alessia Mancini, il controllo di routine trasformato in un dramma: “Tumore all’utero” | Corsa in ospedale e intervento d’urgenza
La terribile diagnosi ha colpito Alessia Mancini all’improvviso. Il tumore all’utero l’ha condotta dritta in ospedale per un intervento.
Alessia Mancini colpita da un tumore all’utero. Una brutta malattia che ha scoperto quasi per caso e che l’ha costretta ad un ricovero d’urgenza e un intervento non facile.
Terribili momenti per l’ex ragazza di Non è la Rai, programma che ha visto i suoi esordi in tv nel 1994, ad appena 16 anni. E che l’ha condotta appena 3 anni più tardi direttamente sul bancone del tg satirico Striscia la Notizia in coppia con la velina bionda Marina Graziani.
Ma la carriera di Alessia è ampia, e tra programmi e anche qualche pellicola, ha trovato il tempo di scrivere persino un libro: Il sorriso è l’ingrediente segreto.
E il sorriso è sempre stato il suo tratto distintivo. Aperto, sincero. Purtroppo la malattia lo ha spento, ma solo per un po’, perché Alessia Mancini ha scelto di non abbattersi.
Alessia Mancini: il tumore che l’ha colpita
Ad aiutare Alessia Mancini a ritrovare il suo sorriso c’è stato il marito ex gieffino Flavio Montrucchio, che da anni è anche il volto del divertentissimo programma Primo appuntamento. Sposati dal 2003, i due hanno avuto Mya, nata nel 2008, e Orlando, nato nel 2015. E qualche momento di crisi, come è normale che sia per tutte le coppie.
A Verissimo qualche tempo fa la simpatica Alessia ha spiegato che come a tutti gli capita di litigare, ma che sono l’uno il supporto dell’altro, perché “è troppo facile quando va tutto bene, invece quando arrivano le difficoltà, trovare una spalla a cui appoggiarsi è importante anche in un rapporto di coppia”. E la difficoltà è arrivata.
Il racconto della showgirl
Alessia Mancini ha voluto raccontare del tumore che l’ha colpita per sottolineare l’importanza della prevenzione. Tutto è accaduto nel 2021, e lei ha affidato le sue parole al web, dove ha spiegato: “Sapevo di averlo da un po’ di tempo e lo tenevo sotto controllo tutti gli anni. Alla fine era diventato grande quanto una polpetta e il ginecologo ha detto che era meglio toglierlo. Se fosse cresciuto ancora avrei rischiato di dover rimuovere l’utero“.
Poi approfondisce: “Avevo un mioma. Un tumore benigno all’utero. Purtroppo era diventato molto grosso – tipo una polpetta – e l’ho dovuto togliere perché mi faceva stare male, a volte avevo anche delle emorragie. Ho dovuto fare tipo un taglio cesareo e adesso devo stare a riposo qualche giorno. Se avessi fatto la laparoscopia sarei già stata in piedi. La ripresa sarebbe stata molto più rapida”. Una terribile esperienza ormai superata, per fortuna.