Olio d’Oliva: il Piemonte si rilancia come produttore anche grazie al cambiamento climatico
Piemonte produttore di olio extravergine di oliva - iFood.it (Fonte foto Canva)
Notizia importantissima per i consumatori di olio extravergine d’oliva: il Piemonte rilancia la produzione, tenendo conto dei cambiamenti climatici.
Negli ultimi anni abbiamo visto cambiare sensibilmente il mercato italiano in campo alimentare. Un esempio pratico e lampante è rappresentato proprio dall’olio extravergine d’oliva.
Non a caso, questo prodotto è uno dei simboli indiscussi del Made in Italy, tanto da aver conquistato persino re Carlo d’Inghilterra, che lo ha introdotto nelle cucine di Buckingham Palace e non solo.
Negli ultimi tempi, però, la produzione di olio d’oliva è stata fortemente condizionata dai cambiamenti climatici, che hanno messo in discussione l’intero settore. Piogge intense, nubifragi e temperature elevate hanno messo in seria difficoltà i produttori in tutta la nazione.
Di recente, tuttavia, è accaduto qualcosa che ha sorpreso i consumatori: un cambiamento nel mercato ha acceso i riflettori sulla regione Piemonte, che ha conquistato un primato notevole nella produzione di olio extravergine d’oliva.
Il Piemonte è il nuovo protagonista dell’olio extravergine d’oliva
Numerosi cambiamenti hanno interessato il settore alimentare, soprattutto per quanto riguarda i beni di prima necessità come l’olio.
Come riportato da CiboToday.it, il cambiamento climatico ha modificato profondamente l’agricoltura italiana. Oggi, diverse regioni del Nord stanno traendo vantaggio da questa trasformazione, nonostante a livello nazionale le stime indichino un calo del 32% rispetto all’anno precedente nella produzione di olio. In questo contesto, il Piemonte si è ritagliato un ruolo da protagonista.
Grandi novità per l’olio d’oliva: il primato del Piemonte
A quanto pare, in Piemonte sta rinascendo l’antica tradizione dell’olio, coltivato come accadeva già nel Medioevo. La regione ha visto triplicare il numero di aziende del settore, con una crescita del 16%, tanto da guadagnarsi un posto d’élite nella Guida agli Extravergini di Slow Food 2025.
È stata registrata anche una crescita della produzione di olive superiore al 20%, come spiegato da Marco Antonucci, esperto della guida, che ha dichiarato: “Si tratta di produzioni ancora marginali: il Piemonte produce lo 0,1% dell’olio italiano, la Lombardia lo 0,4%, il Veneto lo 0,8%. In ogni caso, è un risultato importante per le coltivazioni del Nord, che beneficiano di condizioni climatiche oggi più favorevoli a questo tipo di agricoltura“.
L’esperto ha poi concluso alla stampa circa la produzione i olio in aumento in una regione come, appunto, quella del Piemonte protagonista della scena: “Dalla fine degli anni ’90 l’ulivo ha ritrovato casa in Piemonte, sia per uso privato, grazie al recupero di terreni incolti, sia per abbellimento e piccole produzioni familiari, ma anche grazie ad aziende che hanno scelto la riconversione totale o parziale delle colture, passando dai vigneti agli oliveti”.