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Colazione, mangiare dolci fa bene davvero? La risposta potrebbe lasciarti a bocca aperta

Tipica colazione continentale con cornetti, burro, marmellata e biscotti – iFood.it (foto Canva)

La colazione è un pasto molto importante nell’arco della giornata, anche se spesso viene messa in secondo piano rispetto al pranzo e alla cena

La tipica colazione italiana non ci è di aiuto nel dare il giusto peso a questo momento cruciale: basta pensare all’usanza “cappuccio e cornetto” o caffè e cornetto al bar.

Anche quando facciamo colazione a casa, la maggior parte di noi propende per alimenti dolci: biscotti, cereali zuccherati, marmellate, torte, merendine confezionate…

Quando all’estero ci capita di fare una colazione a buffet in un hotel, accanto agli alimenti che caratterizzano la colazione continentale – quella dolce che facciamo noi italiani e i francesi – possiamo trovare pietanze salate tipiche della colazione internazionale, che a causa dell’abitudine faremmo probabilmente fatica a mangiare appena svegli.

Si tratta di legumi come i fagioli al sugo, salumi come il bacon, verdure cucinate e funghi, tramezzini salati e uova. Ci siamo mai chiesti quale delle due versioni è più salutare?

Le conseguenze della colazione dolce

Il primo pasto della giornata influisce sulla stabilità glicemica e metabolica di tutta la giornata e influenza il modo in cui vivremo le ore successive. Dato che a digiuno l’organismo è più sensibile al glucosio, se iniziamo la giornata con una colazione sbilanciata verso gli zuccheri la stabilità della curva glicemica ne risentirà notevolmente: con l’assunzione degli zuccheri si verificherà un repentino picco glicemico, mentre non molto tempo dopo seguirà un brusco calo degli zuccheri nel sangue.

Questo fenomeno di rapida discesa del livello di zuccheri nel sangue si traduce in sensazioni sgradevoli nelle ore seguenti alla colazione dolce, come attacchi di fame, ricerca continua di zuccheri e carboidrati, sonnolenza, spossatezza, scarsa concentrazione e persino ansia.

Pane di segale con polpa di avocado e salmone – iFood.it (foto Canva)

I benefici di una colazione bilanciata

La soluzione per evitare questi effetti negativi è ridurre drasticamente gli zuccheri assunti durante la colazione – prediligendo i carboidrati a basso indice glicemico – e inserire proteine e grassi buoni. In questo modo il livello della glicemia si manterrà più stabile e noi avremo più energia, ci sentiremo sazi più a lungo diminuendo la sensazione di fame durante tutto l’arco della giornata e non subiremo più quel desiderio incontrollabile di dolci che ci spingeva alla ricerca spasmodica di cibi zuccherati.

Per liberarci dalla schiavitù dei dolci, possiamo provare una colazione diversa – e bilanciata – che ci farà stare meglio: ad esempio uno yogurt greco intero con frutti rossi e cocco se vogliamo comunque gustare qualcosa di non salato. Altrimenti possiamo osare e sperimentare la colazione salata preparando delle uova strapazzate accompagnate da banana e salsa tahini oppure del pane di segale con salmone selvaggio e avocado.