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MasterChef, Francesco Aquila spietato contro di loro: “Non mi dispiacerà vedervi con il c*lo per terra” | Retroscena gravissimo

MasterChef
Logo di MasterChef – IFood.it (foto di Instagram)

Un suo sfogo sui social ha sollevato un problema che affligge molti e che in passato ha dovuto affrontare anche lui. Ecco di che si tratta.

È una delle persone più determinate che il programma abbia mai visto, che ha sempre dimostrato di nutrire un profondo amore per la cucina e di avere una gran voglia di mettersi in gioco. La sua voglia di fare, d’imparare lo ha infatti portato a diventare il decimo MasterChef d’Italia, da cuoco stagionale che era e a essere un bel punto di riferimento per chi cerca di entrare a far parte del mondo della cucina.

Di recente però è diventato anche il portavoce di una serie di lavoratori che sono già presenti nel mondo della cucina, ma che faticano a starci dentro, sia a causa delle pessime condizioni economiche in cui lo stato li lascia, che per la maniera in cui vengono trattati al lavoro. Persone che raramente hanno giorni di riposo e alle quali spesso non vengono concessi dei permessi straordinari, neanche per delle ragioni gravi, come un lutto.

Per questa ragione lo chef, spazientito dal vedere vivere tanta gente in queste condizioni, ha scritto un durissimo post sui propri social, nel quale ha dato sfogo al suo pensiero e mostrato il suo disprezzo per tutte quelle persone che se ne infischiano dei diritti dei loro dipendenti e che fin troppe volte hanno agito di furbizia nei loro confronti.

Sono parole piene di rabbia, ma che mettono in mostra un problema che è particolarmente evidente nel mondo del lavoro e in modo particolare nel mondo della ristorazione. Ma ecco quali sono state le sue parole.

Delle parole molto forti

Il suo post è iniziato elencando una serie di frasi che troppo spesso alcuni lavoratori si sentono dire dai propri datori di lavoro e che troppo spesso li rende degli schiavi anzichè dei dipendenti. “Sì, lo so che hai la febbre, ma puoi venire lo stesso? Come faccio io?” “Senti, sono 1800 euro al mese, compreso di tutto 13°, 14° e TFR” “Ho capito che si sposa tuo fratello. Ma mi dispiace non puoi prendere un permesso di sabato sera”.

Prosegue poi elencando tante altre ingiustizie che i lavoratori hanno subito e che li hanno resi delle macchine e termina poi con l’augurio di vedere fallire tutte le attività che si comportano in modo anti etico nei confronti dei propri dipendenti: “Per voi non mi dispiacerà vedervi andare col c..o per terra. Spero solo che la caduta prima dello schianto sia bella lunga.

Francesco Aquila
Francesco Aquila – IFood.it (foto di Instagram)

Un grave problema messo in evidenza

Non è la prima volta che nel mondo della ristorazione viene messo in luce un problema del genere. Manca il tatto, manca l’organizzazione di regolari turni in cucina e tutto ciò non solo rende i ritmi di lavoro disumani, ma allontana dalle persone da questo mondo.

Secondo lo chef, se lo stato tutelasse maggiormente questa categoria di lavoratori e se nelle cucine vi fosse una maggiore organizzazione, i ristoranti non si ritroverebbero a cercare continuamente personale e sicuramente i dipendenti andrebbero più volentieri al lavoro.