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Francesco Panella, svelati i prezzi del ristorante romano dell’amatissimo conduttore di Little Big Italy: quanto ti costa mangiare da lui

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Francesco Panella – ifood

Francesco Panella gira per il mondo ad assaggiare la cucina italiana all’estero, scopriamo nel suo ristorante cosa troviamo e soprattutto quanto lo paghiamo.

Volto di Gambero Rosso, Food Network e ora anche del canale Nove, Francesco Panella conduce un divertente programma nel quale gira il mondo alla scoperta dei ristoranti che sulla carta si dicono italiani.

Non sempre però trova le nostre lasagne, la pizza e altre specialità; il più delle volte i piatti proposti come italiani sono dei veri obbrobri culinari, almeno per noi.

Un esempio su tutti lo ha raccontato a SorrisieCanzoni, dove ha spiegato la “pizza toscana” a Stoccolma: “C’erano sopra l’ananas, il pollo, spezie varie, il peperoncino e altri ingredienti non ben definiti che non ho riconosciuto: un delirio”.

E nel suo ristorante, cosa troviamo? Scopriamo il menù dell’Antica Pesa e i piatti sulla carta del locale che ha ereditato dalla famiglia.

Francesco Panella: quanto costa mangiare nel suo ristorante

Francesco Panella gestisce a Roma il ristorante della famiglia, l’Antica Pesa. Un nome che vede affondare le sue origini al 600 quando qui sorgeva la Dogana dello Stato Pontificio dove si pesava il grano per pagarne la tassa. Sono i suoi antenati, nel 1922, che aprono il ristorante che viene tramandato di generazione in generazione.

Oggi tocca a Francesco dirigere e gestire il ristorante di famiglia, dopo averlo reso un luogo affermato e riconosciuto ovunque. Non è l’unico, la sua bravura è sbarcata anche in America, dove ha aperto altre attività. Ma quanto costa mangiare nello storico ristorante di famiglia?

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L’Antica Pesa – ifood (foto Instagram)

Il menù e i prezzi

All’antica Pesa l’antipasto parte da 20 euro: a scelta tra “crudo di Amatrice e bufala calda in sfoglia croccante”, o un “broccolo romanesco in tre consistenze” fino ad un massimo di 22 euro con il “polpo, lenticchie e riduzione di mosto d’uva”. Nella carta dei primi possiamo trovare il classico spaghetto cacio e pepe sempre a 20 euro, e per lo stesso prezzo possiamo gustare “schiaffoni all’amatriciana”. Saliamo a 24 euro per un piatto di “tagliatella ripiena di ricotta e primo sale con salsa ai funghi porcini”, oppure “conchiglie al nero di seppia con cozze e crema di patate”.

Il prezzo sale un po’ per i secondi. Il pollo alla cacciatora con cicoria ripassata costa 30 euro, salendo a 34  euro possiamo gustare una tartare di manzo razza piemontese con zabaione salato e tartufo nero. Se preferiamo il pesce, per 32 euro possiamo scegliere “tonno in oliocottura con cipolla in agrodolce, fagioli e sedano”.  Chiudiamo in bellezza con un buon dessert: si parte dai 12 euro per un gelato allo yogurt  con frutti di bosco e salsa all’aceto di lamponi e si arriva ai 14 euro del semifreddo di ricotta, mandarini, mandorle pralinate e crumble di ciambelline al vino.