Cucine da incubo, Cannavacciuolo in lacrime costretto a uscire dal locale: mai visto così provato lo chef

A Cucine da incubo stoccata allo chef Antonino Cannavacciuolo. Il cuoco sconvolto è costretto ad abbandonare la sala.

Antonino Cannavacciuolo è il gigante buono della tv. Lo chef oltre ad essere uno dei più apprezzati giudici di MasterChef è anche protagonista di un altro format appassionante.

Se infatti nel talent culinario forma un trio indissolubile con i colleghi Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri, con i quali è nata una sintonia che appassiona il pubblico, a Cucine da incubo è lui il solo mattatore.

Un programma nato nel 2013, nel quale lo chef arriva come un moderno salvatore a risollevare le sorti di ristoranti e trattorie che viaggiano in brutte acque.

Ma a volte le acque che si vedono sono le lacrime dei protagonisti. E in una delle puntate abbiamo visto addirittura lo chef abbandonare la sala sconvolto. Vediamo cosa è successo.

Cucine da incubo: la stoccata a Cannavacciuolo

In onda da 10 anni e giunta alla nona stagione, Cucine da incubo “è ormai anziana” come ha affermato lo chef a Vanity Fair: “Ormai Cucine da Incubo è diventata anziana, ma sono ancora convinto che le novità le debbano portare chi sta nei ristoranti. Dopo tanti anni la gente deve prendere gli insegnamenti che abbiamo elargito e farli propri”.

Ma sebbene in questi anni lo abbiamo visto davvero fare un miracolo dove sembrava non ci fosse più niente da fare, sostiene: “Non faccio miracoli, non ho la bacchetta magica. Ma ho dalla mia 30 anni di esperienza nella ristorazione italiana”. A Movieplayer è entrato nel dettaglio e riguardo ai ristoratori che aiuta ha spiegato: “Quello che faccio è di riportarli ai primi giorni, quelli in cui c’era la voglia di fare, l’entusiasmo, la pulizia e i fiori freschi. In quella settimana non faccio miracoli, li prendo e cerco di metterli di nuovo in pista”.

Cosa è successo

Antonino Cannavacciuolo si è spesso ritrovato in situazioni a dir poco tragiche, insostenibili. Il problema comune a molti dei locali visitati è l’incomunicabilità tra il personale e lo chef, e spesso l’incompetenza o pressapochismo di quest’ultimo. Quando si cucina senza passione questo stato d’animo si riflette nei piatti. E anche quando non si sa cosa si sta facendo.

Nella quinta puntata dell’ottava stagione Cannavacciuolo si è trovato davanti ad una situazione che gli ha fatto abbandonare il ristorante sconsolato. Chiamato lo chef in sala per farsi spiegare come mai la carbonara avesse quel sapore strano chiede: “Cosa c’è in questa carbonara? Dimmi come si fa correttamente”. La cuoca candidamente risponde di rimando: “Con aglio o cipolla?”. Di fronte ad una simile eresia, cosa può fare un cuoco stellato se non andare via sconsolato.