4 Ristoranti sbugiardato in malo modo, il protagonista ha vomitato tutto: “Gli autori danno…” | Eppure in tv sembra tutto vero
Appena conclusa la nona edizione di 4 Ristoranti, il programma di Alessandro Borghese viene sbugiardato da uno dei protagonisti. Chi lo avrebbe mai detto.
Si è conclusa la nona stagione del divertente programma condotto dall’affascinante Alessandro Borghese che porta il suo nome: 4 Ristoranti.
Nove stagioni che hanno appassionato il pubblico un po’ per il format stesso e un po’, appunto, per la conduzione. Sempre sorridente, sempre allegro e scherzoso, il figlio di Barbara Bouchet accompagna i telespettatori i giro per l’Italia a scoprire qual è il miglior ristorante tra i 4 partecipanti di ogni puntata.
Tutti della stessa categoria e zona, si contendono il premio finale di alcune migliaia di euro da investire nell’attività, giudicandosi a vicenda per location, menù, servizio e prezzi. Il voro finale dello chef può ribaltare le cose a sorpresa.
Ma è tutto vero quello che vediamo in tv? Uno dei protagonisti oggi sbugiarda il programma e racconta alcuni retroscena.
4 Ristoranti: cosa fanno davvero gli autori
A scoprire alcuni altarini è stato Giorgio Caruso, titolare del Lievità a Milano e vincitore dell’ultima puntata della quarta edizione nel 2018 di 4 Ristoranti. Raggiunto dai microfoni di Dissapore il ristoratore ha commentato la sua esperienza e quello che succede davvero nel programma. Un bel dietro le quinte, insomma, che piace tanto al pubblico per scoprire se ciò che si racconta davanti le telecamere sia lo stesso di quanto accade quando si spengono.
Intanto risponde a due domande che tutti si pongono ogni volta: si vince davvero del denaro? E soprattutto, chi paga il conto? Caruso risponde che si, i soldi arrivano davvero sul conto del vincitore entro tre mesi dalla fine del programma, che “la card è simbolica, viene ritirata al termine delle riprese” ma soprattutto che 5000 euro sono molto pochi: “i forni e gli attrezzi per le pizzerie come le nostre sono costosi”. E il conto? Lo paga il ristorante che ospita.
La verità dietro le quinte
Giorgio Caruso poi non può non parlare del conduttore Alessandro Borghese, e alla domanda su come sia realmente a telecamere spente, assicura: “Come appare quando sono accese, direi, si muove sul set con molta naturalezza al contrario dei concorrenti, che nel mio caso erano tesi come corde di violino, me compreso”.
La sorpresa arriva quando si parla della veridicità di quanto accade. Si segue un copione? Gli argomenti trattati, i piatti scelti dai commensali, sono spontanei o pilotati? “Gli autori del programma danno la linea poi si va senza un copione prestabilito, compresi gli ordini degli altri ristoratori che scelgono realmente le pietanze da ordinare” è la risposta di Caruso.