Ernst Knam costretto a farlo per curare la sua malattia gravissima: il retroscena ve lo farà guardare da un altro punto di vista

Soffre di una malattia talmente grave che per lui è stato inevitabile fare ciò per poterla curare. È già da qualche tempo che lo fa. 

È il secondo anno di fila che va a Milano a fare una cosa del genere. Crede sia importante farlo per poter curare la brutta malattia, per cui non si tira assolutamente indietro nel farlo.

“Meglio di così non posso desiderare altro” ha affermato una volta terminato il tutto, dimostrando sia con le parole che con il cibo quanto tenga a questa cosa.

Secondo alcuni studi, pare che seguendo una dieta chetogenica, si possano curare diverse patologie, tra cui anche questa, per cui Ernst Knam ha pensato di preparare un menù ad hoc che la curi e che prevede quindi degli alimenti che rispettano la dieta chetogenica. Ha ideato prima un aperitivo fatto di finger food con le delizie provenienti dal mare, poi una terrina di coniglio all’arancia e olive marinate, delle lasagnette alle punte di asparagi con provola affumicata e pecorino e infine del merluzzo nero al miso e agrumi su crema di azuki bianchi e asparagi bianchi.

Chiaramente oltre al menù ha anche pensato al dolce, ovvero a una foresta nera diversa, a forma di ciliegia e dal cuore al cioccolato del Perù. Ha curato qualsiasi dettaglio per combattere questa malattia e curarla.

Un menù per una buonissima causa

Chiaramente un menù così elegante non è stato pensato per un pasto di tutti giorni da consumare a casa, ma per una serata di gala, alla quale hanno partecipato tantissime persone.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Italiana GLUT1, che ha avviato una raccolta fondi per la ricerca sulla Sindrome da deficit GLUT1. Lo chef avendo a cuore quest’argomento ha deciso di parteciparvi e di dare il suo contributo realizzando il menù della serata.

Un incontro toccante che ha smosso il cuore dello chef

Il motivo per il quale Ernst Knam partecipa all’evento e da il suo contributo da ormai due anni non è però dovuto al fatto che il re del cioccolato soffre in realtà della malattia. A differenza di ciò che si potrebbe pensare, in realtà lui sta benissimo. Semplicemente ha molto a cuore l’argomento.

Pare che il suo gemellaggio con l’associazione sia nato infatti dopo aver incontrato Alessandra Camerini,  la mamma si un bimbo che soffre di questa sindrome. Entrando in contatto con lei ha voluto dare il suo contributo per combattere la malattia ed evitare che quante più persone ne soffrano.