Giorgio Locatelli terrorizzato e inerme, la colpa è tutta sua: “È un pericolo per…” | Mai visto così lo chef
È così preoccupato per la cosa, che teme possa avere delle conseguenze in tutta la ristorazione d’Europa. Purtroppo però non può farci nulla.
È difficile vederlo agitarsi per qualcosa, perchè in genere è un uomo talmente sereno che è proprio raro vederlo in uno stato emotivo diverso dal consueto. La situazione però lo ha talmente preoccupato che è inevitabile per lui essere agitato.
C’è dopotutto in gioco il futuro della ristorazione, il settore in cui lavora da tantissimi anni ed è quindi normalissimo che sia teso.
La sua poi è una situazione davvero particolare e quindi rende le cose ancora più complicate, come se già non lo fossero. Ultimamente Giorgio Locatelli si trova in Italia a lavorare negli studi di “MasterChef”, ma buona parte della sua vita lavorativa è in Inghilterra, dove c’è il suo ristorante “La locanda”. È quindi normale sia allarmato al momento che la sua vita è divisa tra due stati diversi.
Purtroppo però non può fare nulla per placare la sua preoccupazione, se non accettando i fatti come sono e sperare in un futuro più roseo per tutti. Le prospettive però al momento non sembrano buone.
Gli effetti del lockdown sulla ristorazione
Anche la situazione pandemica non ha di certo aiutato i ristoratori. Durante il lockdown i loro locali sono stati chiusi, salvo per gli ordini a domicilio e di conseguenza come tutte le altre attività hanno subito molto gli effetti della pandemia. Ha cambiato le persone, il mondo e di conseguenza anche quello della ristorazione.
Non è però la situazione pandemica ad aver fatto preoccupare lo chef, bensì un’altra. Una situazione che però finora solamente l’Inghilterra ha vissuto, dato che la cosa è avvenuta proprio lì. Pare però stia martoriando il settore della ristorazione.
Il problema della Brexit nel mondo della ristorazione
Secondo lo chef Giorgio Locatelli è anche la Brexit che sta rovinando la ristorazione europea, dato che per questa rappresenta un forte pericolo. Lo ha raccontato ai microfoni del Corriere.
“Con questa Brexit è diventato un problema enorme venire a lavorare in Inghilterra. Devi avere la sponsorship, devi avere la tua green card, ci sono delle tasse ed è complicato assumere specialmente manovalanza. Adesso non so dove la troveremo, ma praticamente dalle ultime figure abbiamo bisogno di 150.000 persone a Londra e non so quindi, adesso vedremo.” Insomma la situazione non sembra affatto rosea.