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Esclusiva Rubina Rovini (Masterchef 5): “La mia vita fra famiglia, passioni e lavoro”

Rubina Rovini
Rubina Rovini-Ifood

Amore e passione. Rubina Rovini, una delle concorrenti più apprezzate della storia di Masterchef (arrivò settima nella quinta edizione, poi seconda in quella All Stars) è abituata a vivere così, ascoltando il proprio cuore e dando importanza ai propri sentimenti. “Attraverso Masterchef ho imparato a credere più in me stessa – racconta in esclusiva a Ifood –. Ho questa enorme curiosità nei confronti della vita che mi spinge sempre avanti e verso nuove esperienze”.

Cosa fai adesso?

“Tante cose in realtà. Ho scritto il mio secondo libro, un romanzo S&K, “L’ingrediente segreto per essere felici”. Dopo 12 anni di lavoro in varie cucine italiane, ristoranti stellati e non, laboratori, grandi aziende del mondo retail e case private, ho deciso di costruire il mio nido, RADICI Lab, nel territorio che mi ha adottata, Vigevano (PV). Mi sono trasferita 6 anni fa, con il mio cucciolo Vittorio e una grande scatola di sogni, perché la meravigliosa Toscana per me era diventata un luogo dove dormivo, ogni tanto. Per far sì che io e lui crescessimo più vicini, e potessimo costruire una famiglia, ho preso questa decisione. Il momento Covid ha fermato tutti noi, ma dopo tanti sacrifici sono riuscita a far partire il mio laboratorio”.

In cosa consiste?

“All’interno del laboratorio svolgo piccoli eventi privati, corsi amatoriali, team building aziendali, ma è anche il mio nido di prove tecniche e formazione del personale, per consulenze nel mondo della ristorazione classica e retail. Collaboro infatti con imprenditori e società che costruiscono format nel mondo F&B, da sviluppare e replicare in Italia e all’estero. Io sono colei che, da dietro le quinte, costruisce l’identità analizzando le tradizioni che la rappresentano, sviluppo menù, testando ogni piatto, fino a che, una volta arrivati al definitivo, divento la ragioniera che nella precedente vita sono stata. Come se fosse un grande puzzle analizzo ogni singola componente, costruendo food cost e capacità di essere replicato”.

Sembra impegnativo, ma anche appagante…

“La mia faccia sorridente per fortuna resta. Sono sempre quella che ha partecipato a format come Masterchef ed altri programmi tv, che a volte vedete negli store o sui social, per eventi e show cooking, dedicati a brand come Kartell etc…”.

Quanto l’esperienza a Masterchef ti ha formato: ci sono ricette, idee, etc che hai imparato o sviluppato lì e che sfrutti ancora oggi?

“L’esperienza Masterchef è stata per me bellissima, una grande messa alla prova, ma anche il raggiungimento di una consapevolezza che, per la prima volta, mi ha “costretta” a contare esclusivamente su di me, rendendomi più forte , ma soprattutto a credere più nelle mie forze. Per quanto riguarda piatti e gli ingredienti ne abbiamo provati molti per la prima volta, alcuni dei quali sono rimasti nella mia cucina, altri sono solo passati ma non sento miei. Ogni ricetta negli anni è “diventata grande”, perché è stata modificata per raggiungere equilibri di sapori, o cotture migliori, fino a sentirla mia”.

Che progetti hai con la cucina?

“Lavoro molto dietro le quinte, per costruire format F&B che poi sono di proprietà di imprenditori di altri settori, o società che poi esportano… Arriverà forse un giorno in cui sarò in grado di creare il mio”.

Ti senti realizzata?

“Credo che non mi ci sentirò a breve, ma non per severità o cattiveria nei miei confronti, ma per un’enorme curiosità e voglia di vivere che ho, sia professionalmente che personalmente”.

Fra concorrenti e giudici senti ancora qualcuno?

“Noi concorrenti ci siamo un po’ persi di vista, ne sento alcuni sui social o via Wa, ma abbiamo vite spesso molto lontane dal punto di vista logistico e professionale. Per quanto riguarda i giudici ne sento uno in particolare, per progetti e attività retail”.

Quanto il tuo rapporto con la cucina è cambiato dopo Masterchef? Hai sviluppato una filosofia di cucina diversa, hai un punto di vista diverso rispetto a prima?

“Decisamente sì. Prima, durante e subito dopo Masterchef ero in cerca di un continuo effetto WOW, come se la tradizione fosse roba da poco o troppo semplice. Negli anni, dopo tanti voli pindarici, ricerca, prove tecniche, fisse modaiole sull’estetica dei piatti o abbinamenti necessariamente strani, sono tornata ad avere pace con me stessa, ma soprattutto con le Radici (che ritengo fondamentali), che lasceranno sempre grandi emozioni”.