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Giorgio Locatelli, violenze inaudite nella sua cucina: la denuncia è a dir poco agghiacciante

giorgio locatelli
Giorgio Locatelli – ifood (foto Instagram)

Incredibili accuse piovono sulla testa del simpatico Giorgio Locatelli. Violenze nella sua cucina: come si difenderà lo chef?

Nessuno si sarebbe mai aspettato di ascoltare qualcuno parlare di violenze nella cucina di Giorgio Locatelli, il simpatico chef giudice di MasterChef.

Eppure qualcuno ha tirato fuori una storia agghiacciante, svelando ciò che accade, confessando quanto subito senza che nessuno muovesse un dito. 

Lo chef si trova in una posizione scomoda, e se fino ad ora non ha ancora risposto alle affermazioni di uno dei suoi ex collaboratori, forse lo farà in futuro.

Quel che è certo è che nessuno si sarebbe mai aspettato un simile racconto. Incredibile, davvero. Scopriamo cosa è stato svelato. 

Giorgio Locatelli: violenze nella sua cucina

Tutto questo sembra molto strano. Chi segue Giorgio Locatelli nella sua avventura a MasterChef sa quanto sia simpatico e gentile con i concorrenti del reality. Tanto da essere considerato un sentimentale. A Vanity Fair ha ammesso: “Forse sono un po’ emotivo, ma è perché a me la gente piace, io vivo di gente. […] Il contatto umano per me è fondamentale: un ristorante è fatto di sedie e tavoli, ma le persone sono quelle che fanno la differenza”.

Tra l’altro proprio lui stesso ha raccontato che al suo arrivo a Londra dove vive e gestisce la Locanda Locatelli, ha subito del bullismo dai locali. Nel lontano 1985 viene insultato, racconta al Corriere un paio di anni fa, apostrofato con l’epiteto Wop che sta per Without Papers o Without Passport, ovvero senza documenti. Un immigrato irregolare, in pratica. Possibile che dopo quanto subìto in prima persona anche nella sua cucina accadano questi orribili fatti?

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Giorgio Locatelli – ifood (foto Instagram)

Cosa succede davvero

In realtà Giorgio Locatelli non c’entra proprio nulla con i fatti raccontati da Davide Nanni, chef famoso su Instagram. Il quale nel suo recente libro  A sentimento. La mia cucina libera, sincera, selvaggia racconta che a maltrattarlo e bullizzarlo sono stati un cuoco, un sous chef e un capo partita del ristorante di Locatelli a Londra. Senza che lui ne sapesse nulla.

Giunto nel ristorante appena diplomato, assieme alla sua ragazza, vive un incubo. Lo riporta il Corriere: “La gestione era in mano a quei tre, chef, un sous chef e un capo partita che si rivelarono il mio peggior incubo. Entrai nel mirino del sous chef che, dopo avermi affidato lavori impossibili, mi scherniva davanti a tutti. Poi si girava verso gli altri, aspettando una risata generale, e faceva l’occhiolino alla mia ragazza”.  E anche se “Giorgio Locatelli passava ogni tanto, per controllare che fosse tutto ok”, lui lavora 16 ore al giorno con turni massacranti e continue vessazioni, tanto da perdere venti chili in quattro mesi. Così decide di licenziarsi e tornare in Italia. Giorgio Locatelli è ovviamente innocente, e tutti aspettano una sua replica.