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Tagliatelle, ti sei mai chiesto la genesi del nome? Te la sveliamo noi (e ti diciamo come farle in casa)

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Tagliatelle-ifood (fonte pixabay)

Scopriamo l’origine delle gustosissime tagliatelle e la nascita del loro nome. Questo particolarissimo formato di pasta che si sposa bene con il ragù. 

Chi non ha mai gustato un piatto di tagliatelle, questo particolarissimo formato di pasta lunga, larga e schiacciata. ma vi site mai chiesti da dove deriva il loro nome?

Nel nostro Paese abbiamo decine di tipi di pasta diversi, per tutti i gusti e tutti gli usi. Corta, lunga, con il buco o senza, rigata o liscia. Solo acqua e farina o anche con le uova, ognuno ha il suo preferito e ogni regione quello che la caratterizza.

Una vera eccellenza che tutto il mondo ci invidia e copia, non esiste tavola italica dove non ne venga servito un piatto almeno una colta al giorno.

E tanti sono pure i nomi, penne, spaghetti, fusilli, lasagne. E i nomi più strani vanato un’origine leggendaria legata ad una storia o a un personaggio. Che dire di reginette e strozzapreti?

L’origine delle tagliatelle

Piatti tipico dell’ Emilia Romagna le tagliatelle sono nate si racconta nel 1487, e a crearle per primo è stato tal Mastro Zafirano che le ha proposte al matrimonio di Lucrezia Borgia con il Duca di Ferrara. A fargli da ispirazione sarebbero stati gli splendidi capelli biondi della sposa. E perché chiamarle proprio così? Semplice, perché la sfoglia viene stesa, arrotolata e “tagliata” a strisce.

Sembrerà strano ma anche la larghezza delle strisce deve rispettare uno standard ed è motivo di dibattito. Chi dice 5 mm, chi dice 7; l’importante è che sia maggiore ai 5 mm per differenziarsi dalla fettuccina, che si aggira invece tra i 3 ei 5 mm al massimo.

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La preparazione delle tagliatelle-ifood (fonte pexels)

La ricetta e il condimento giusto

La ricetta delle tagliatelle prevede 1 uovo ogni 100 gr di farina 00. Dopo aver creato un impasto liscio e omogeneo si divide in piccoli panetti e si tira con la macchina tirapasta. Creare la sfoglia, infarinare e lasciare asciugare qualche minuto, quindi arrotolare delicatamente ripiegandola su se stessa creando un rotolino piatto. Ora si può tagliare la tagliatella misurando circa 7 mm. Srotoliamo le strisce tagliate e con le mani creiamo dei piccoli nidi infarinando e lasciando asciugare.

Tradizionalmente sono condite con ragù, e il ragù alla bolognese pare si sia diffuso nel XVI secolo tra le famiglie nobili, poiché essendo composto da carne, era un alimento destinato ai più ricchi. Ma sono ottime anche con i funghi porcini, con ragù di pesce, con radicchio e speck o anche con zucca e pancetta.