Silvio Berlusconi queste pietanze non poteva neanche vederle: il suo chef ha vuotato il sacco
Silvio Berlusconi se n’è andato nella mattinata del 12 giugno 2023. Sappiamo quasi tutto di lui, ma cosa amava mangiare? Il segreto svelato dallo chef.
La notizia della scomparsa del Cavaliere Silvio Berlusconi giunta improvvisamente nella mattinata del 12 giugno 2023 ha colpito tutti, indistintamente.
Anche chi è lontano dal suo credo politico non può che esprimere cordoglio per un personaggio che nel bene o nel male ha fatto parlare di sé per decenni, costruendo un impero e trasformando la politica.
Un uomo che ha amato ed è stato amato, odiato, ammirato ed invidiato. Su di lui si sono scritti fiumi di parole, e lo stesso è stato fatto a voce.
Sappiamo quasi tutto della sua vita: gli amori, le passioni, i vizi e le virtù. Ma cosa amava mangiare il Cavaliere? A rivelarlo è stato uno degli chef che hanno avuto il piacere di conoscerlo e servire i suoi pasti preferiti. Scopriamo chi è e quali sono le pietanze che amava il leader di Forza Italia.
Di chi si tratta
Parliamo di Filippo La Mantia, chef siciliano che nella sua vita ha avuto parecchie vicissitudini proprio come il Cavaliere. Nato fotoreporter, rimane coinvolto in un’indagine che lo porta in carcere per sei mesi ma dalla quale viene scagionato perché totalmente estraneo ai fatti. Decide così di cambiare mestiere e si mette ai fornelli, rispolverando un’antica passione.
Una passione che ha un marchio di fabbrica: nei suoi piatti non sono presenti aglio e cipolla perché, confessa a Vanity Fair: “Semplicemente perché a me non piacciono, non si è mai trattato, come forse si può pensare, di una forma ‘ruffiana’ per rispondere alle esigenze dei Vip e clienti. Li ho tolti dai miei piatti. Io in cucina non sostituisco, elimino”.
Berlusconi: i piatti preferiti svelati dallo chef
Ed è proprio grazie alla sua particolare cucina che Filippo La Mantia ha conosciuto Silvio Berlusconi. Ai tempi dirigeva il ristorante dell’Hotel Majestic in Via Veneto a Roma, parliamo degli anni 2008-2013. Ed era frequentato dal Cavaliere che amava pranzare con il suo team ma rigorosamente senza aglio e cipolla.
Come ha svelato lo chef ad Adnkronos: “È stato un mio estimatore proprio perché anche lui mangiava senza aglio e cipolla. Tramite i suoi assistenti, diverse volte mio ha chiesto cose che a lui piacevano tanto, come la cassata o i cannoli siciliani. Gli arrivavano direttamente a casa. […] in fondo è stata una persona presente nella vita di tutti noi. Sono contento di averlo conosciuto”.