Cucine da incubo, è tutto ‘falso’: una delle protagoniste ha vuotato il sacco | Incredibile retroscena
Cucine da incubo: tutto falso. Il programma di Antonino Cannavacciuolo sotto accusa, la verità svelata da uno dei protagonisti.
Cucine da incubo sotto accusa. Il divertente format che riprende l’originale americano Ramsay’s Kitchen Nightmares del temibile chef Gordon Ramsey, accusato di essere falso.
Da 9 stagioni il reality a tema culinario vede protagonista il simpatico chef nostrano Antonino Cannavacciuolo e una serie di ristoratori che se la passano decisamente male nel loro locale.
Per chi non avesse mai visto lo show, ad ogni puntata, che segue sempre lo stesso schema, lo chef si reca in un ristorante in difficoltà a causa di cattiva gestione dei proprietari.
La puntata è incentrata sulla risoluzione dei problemi e la rinascita del locale in oggetto.
Ma c’è qualcuno che punta il dito e afferma che ciò che si vede è tutto falso. Che succede?
Cucine da incubo: tutto falso?
Come detto ogni puntata si apre con Antonino Cannavacciuolo che si reca sul posto e inizia la sua osservazione che comprende l’esterno del locale, l’assaggio dei piatti, l’ispezione in cucina e la prova del fuoco, ovvero l’osservazione del servizio durante una normale serata. Dopo aver compreso le criticità del locale, lo chef lavora innanzitutto con lo staff creando un clima di rapporti cordiali e di unione, e poi, con l’aiuto di una squadra, rinnova completamente il posto.
Segue una rivisitazione del menù e una prova della nuova gestione con un altro servizio, che ovviamente mostra i progressi fatti. In questi anni abbiamo assistito a scene degne delle peggiori telenovelas, tra liti furibonde in cucina, famiglie sfasciate, amicizie finite e soprattutto locali alla completa deriva. Ragnatele, insetti, spesso scarafaggi, sporcizia e approssimazione in cucina che sarebbe bastato a far intervenire i Nas. Ma Cannavacciuolo riesce a risolvere ogni problematica e il ristorante rinasce, letteralmente. Ma sarà davvero così?
La verità svelata
A quanto pare Cucine da incubo, come del resto era prevedibile e quasi scontato, di naturale ha ben poco e segue un copione. A svelarlo è stata proprio una dei ristoratori che ha partecipato, la signora Angelica del locale Al Capolinea, che ha raccontato al Corriere: “Sono capitati tra capo e collo. Voi ci state a litigare, a fare e disfare? Dicono. Onestamente, di questi tempi, non avevo i soldi per rifare il locale bello così”.
Anche la storia degli scarafaggi sarebbe montata ad arte, confessa: “Quella, anzi, mi è seccata molto. Mi avevano detto che non la facevano, ma invece l’han fatta. Per fortuna i clienti erano tutte comparse. Se vedo uno scarafaggio in un ristorante, io per prima chiamo i Nas”. Così come per i mestoli sporchi lasciati appositamente, e persino le litigate, tutte scritte da copione. Delusi?