Csaba Dalla Zorza ci spiega quante posate ci servono davvero a tavola: il numero conta tantissimo
L’esperta di bon-ton Csaba Dalla Zorza ci svela uno dei segreti della tavola perfetta: il numero e la disposizione delle posate.
Il nome di Csaba Dalla Zorza è associato da tutti al galateo, alle regole del bon-ton e all’ospitalità, di cui è esperta.
In tv ha condotto diversi programmi sull’argomento, ed è stata anche giudice nell’ottava edizione di Bake Off- Dolci in forno.
Ha scritto alcuni libri sull’arte del ricevere, di cui è esperta, su alcuni trucchi in cucina e soprattutto la mise en place, ovvero il modo di apparecchiare una tavola al completo curandone ogni dettaglio.
Quante volte avremmo voluto sapere quante posate apparecchiare quando abbiamo ospiti; dove metterle sulla tovaglia e come disporre tutte le vettovaglie per le occasioni speciali. Questo è proprio pane per i suoi denti, vediamo cosa consiglia Csaba sulla perfetta tavola.
Csaba Dalla Zorza: quante posate mettere sulla tavola perfetta
La bella Csaba Dalla Zorza si distingue per la sua eleganza in ogni occasione. Secondo lei una tovaglia ben apparecchiata può svoltare la giornata e farti fare una bellissima figura. Senza perdere molto tempo, è solo questione di abitudine. I suoi preziosi consigli infatti dicono che apparecchiare bene e in modo impeccabile porta via lo stesso tempo che gettare le vettovaglie a casaccio. Per questo motivo allora molto meglio farlo bene, poi dopo qualche volta verrà tutto in maniera naturale.
Sul suo sito Csaba spiega di aver appreso questa arte da alcuni importanti libri sull’argomento, tra cui Dinner is served, un compendio scritto da Arthur Inch che riporta le sue esperienze di maggiordomo a servizio di alcune importanti famiglie nobili d’Inghilterra. Cerchiamo di carpire qualche segreto sulla maniera giusta di apparecchiare la tavola.
I consigli
Secondo Csaba Della Zorza sulla tavola quello che non deve mai mancare sono i piatti piani, che saranno i primi ad essere disposti sulla tovaglia possibilmente bianca e senza fronzoli. E le posate? Scrive: “Il modo più semplice per disporle è ricordare che si deve procedere sistemando più lontane dal piatto le posate che saranno usate per prime e poi procedendo verso il piatto con le posate che serviranno per le portate successive”. Quindi a sinistra del piatto metteremo le forchette, due, a meno che non abbiamo un primo a base di brodo. All’esterno quella destinata al primo piatto e verso l’interna quella per il secondo che sia carne, pesce o verdura.
Il coltello invece va a destra del piatto e con la lama rivoltai verso l’interno. Accanto al coltello, il cucchiaio. Una volta c’erano anche le posate da dessert che venivano posizionate sopra al piatto in orizzontale. Oggi invece vengono servite direttamente assieme al dolce. Quante posate? Poche, pochissime, “un numero di posate non esagerato. A casa un coltello, una o due forchette e un cucchiaio sono l’essenziale e anche il sufficiente. Un bicchiere per l’acqua e uno per il vino, se il pasto lo richiede. Tovagliolo e basta. Non serve molto di più. La moda di apparecchiare tante posate e un numero elevato di bicchieri è più quella del ristorante o del banchetto servito dal catering, che non quello della tavola privata”.