Home » Cucine da incubo, cosa sono costretti a fare i ristoratori per partecipare: la protagonista ha vuotato il sacco

Cucine da incubo, cosa sono costretti a fare i ristoratori per partecipare: la protagonista ha vuotato il sacco

cannavacciuolo cucine da incubo
Antonino Cannavacciuolo – ifood (foto web)

Cucine da incubo: tutto quello che vediamo è reale? La verità che non ti aspetti svelata da una delle protagoniste.

Cucine da incubo è versione italiana di Kitchen Nightmares, programma in cui lo chef sull’orlo di una crisi di nervi è il noto Gordon Ramsay.

Nella versione nostrana la star è il gigante buono Antonino Cannavacciuolo, e il format è più o meno lo stesso.

In ogni puntata vediamo lo chef nelle vesti di salvatore arrivare in un ristorante sommerso da debiti e problemi. Personale in guerra, proprietari disperati e locale sporco e trascurato, spesso con la sgradita presenza di insetti, cibo scadente e anche scaduto.

Cannavacciuolo nel giro di tre giorni rimette in piedi il posto e porta  pace e armonia tra i presenti. Rivede il menù proponendo pochi e semplici piatti, fa sviscerare e risolvere le problematiche e rimette a nuovo il locale con l’aiuto degli sponsor. Porta nuovi clienti e tutti vissero felici e contenti. Ma è proprio così?

Cucine da incubo: cosa c’è dietro veramente

Diciamoci la verità, con tutta la buona volontà è difficile credere davvero che in soli 3 giorni Antonino Cannavacciuolo riesca a risolvere problematiche che si trascinano magari da anni. Così come è difficile – ma non impossibile – credere che il personale di un ristorante si prenda a male parole e faccia volare piatti, anche davanti ai clienti qualche volta.

La domanda che tutti ci poniamo guardando il docu – reality puntata dopo puntata è le stessa in ogni casa: ma quanto c’ è di vero in ciò a cui stiamo assistendo? È possibile un simile miracolo in così poco tempo?

Antonino Cannavacciuolo – ifood (foto Web)

La verità

A dare una risposta ci ha pensato il Corriere che ha mandato un suo giornalista a visitare uno dei locali, Al Capolinea, che sapeva sarebbe stato visitato da Antonino Cannavacciuolo di lì a breve. E non ha trovato lo scempio che invece è andato poi in onda. Così ha contattato la proprietaria, signora Angelica, e le ha chiesto quanto ci sia di vero in quello che vediamo. La risposta è quella che tutti più o meno ci aspettavamo.

Innanzitutto, come riporta Dissapore, spiega perché ha accettato: “Sono capitati tra capo e collo. Voi ci state a litigare, a fare e disfare? Dicono. Onestamente, di questi tempi, non avevo i soldi per rifare il locale bello così”. Ne è valsa la pena quindi, ma qual è lo scotto da pagare? “Bisognava dire che fa tutto schifo…Ma mio marito e mio figlio mi hanno convinto.  Adesso, però, il locale ha cambiato faccia.” E per quanto riguarda gli insetti che vediamo, nello specifico una blatta, ha precisato: “Mi avevano detto che non la facevano, ma invece l’han fatta. Per fortuna i clienti erano tutte comparse. Se vedo uno scarafaggio in un ristorante, io per prima chiamo i Nas.” E meno male.