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Vite al limite, la produzione finita in tribunale | Ha costretto la protagonista a farlo davanti alle telecamere per fare audience

Dottor Now
Il dottor Nowzaradan – IFood.it (foto di Instagram)

Il retroscena ha generato talmente tanto caos che la produzione è finita in tribunale. Chissà come andrà a finire stavolta.

Non è la prima volta che nel programma di “Vite al Limite” vengono svelati dei retroscena che portano chi li ha subiti a prendere delle vie legali. Tutto ciò però non sta di certo facendo bene alla trasmissione, che negli ultimi tempi viene sempre più messa in cattiva luce.

Eppure il suo scopo dovrebbe essere quello di aiutare i suoi protagonisti a perdere peso e di permettergli di vivere una vita normale e non di sottoporli a delle cose per loro umilianti. Stavolta infatti hanno oltrepassato il limite.

Per ragioni televisive il programma ha costretto uno dei suoi partecipanti a fare delle cose, per far vedere allo spettatore le terribili condizioni in cui la persona viveva e a fornire un quadro del suo pessimo stile di vita. Tutto questo prima che si sottoponga alle cure del dottor Nowzaradan, che ha il compito di farlo dimagrire con la dieta e l’intervento chirurgico.

Sembra però che in questo specifico caso, il protagonista non vivesse in condizioni così pessime e pare che conducesse uno stile di vita abbastanza sano. Tuttavia proprio per mostrare al pubblico il terribile modo in cui si è ritrovato è stato costretto a fingere di vivere in un modo poco sano.

Un’umiliazione troppo grande

Il protagonista in questione è stato Jeanne Covey, una donna che era arrivata a pesare ben 317 kg, ma che era talmente intenzionata a cambiare vita, che aveva iniziato una dieta ancor prima di essere presa a “Vite al Limite”. Aveva quindi iniziato a mangiare sano e a praticare sport, ma pare che la cosa non sia piaciuta alla troupe.

La produzione del programma, pur di mostrare al pubblico il modo in cui Jeanne si era ridotta negli anni, aveva costretto la donna ad abbuffarsi. Tutto questo per ragioni prettamente televisive. Anche per questo motivo la donna è stata costretta a prendere poi delle vie legali.

Jeanne Covey
Jeanne Covey – IFood.it (foto di Facebook)

Oltre al danno la mancata promessa

Oltre ad aver umiliato la povera donna avendola costretta ad abbuffarsi, la produzione non aveva neppure mantenuto alcune promesse che le aveva fatto qualora avesse accettato di prendere parte a “Vite al Limite”. Tra queste c’era la proposta di pagare tutte le spese mediche della madre di Jeanne, che erano ammontate a ben 70.000 dollari.

Pare che nonostante le tante promesse di pagamento fatte alla donna, non sia stato versato alcun soldo, per cui la protagonista è stata costretta a portare in tribunale la produzione del programma. A oggi non si sa se la situazione è risolta ma ciò che è certo è che Covey ha perso tantissimi chili e ora ne pesa 174.