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Carlo Cracco, sofferenza immane per lo chef: “Non sapevo come venirne fuori” | Il dolore è troppo forte

Il retroscena svelato da Cracco
Carlo Cracco Ifood

Lo chef Carlo Cracco rivela, senza se e senza ma, di un curiosissimo retroscena che riguarda il suo passato e che in molti non conoscevano.

Siamo in presenza di un’assoluta eccellenza della cucina se parliamo dello chef pluristellato Carlo Cracco. Veneto di nascita ma oggigiorno meneghino di adozione, siamo innanzi a un valente imprenditore oltre che chef di successo. Moltissimi sono i ristoranti che ha aperto in giro per la Penisola nel corso del tempo.

Ormai è cosa nota quando si parla di lui che il suo imperativo è una maggior concentrazione sulla qualità anziché sulla quantità. Carlo infatti, cosa che invitava a fare anche quando ne parlava coi concorrenti di MasterChef, era appunto di parlare con gli ingredienti. Solo così si poteva ottenere dei piatti degni di nota.

Grandissima dunque è la sua conoscenza sugli ingredienti e tutti i loro accostamenti al fine di creare delle squisite pietanze, degna del nome che portano. Da buon imprenditore infatti Carlo ha anche adottato la strategia, messa in atto nel ristorante nella Galleria di Milano di creare un menù degustazione.

In questo modo i clienti possono, spendendo una cifra in verità non iperbolica, gustare un mix di tutte le pietanze offerte da Cracco. Difatti è  questo è il nome del ristorante, senza perdersene nessuna e poter dire di aver vissuto un’esperienza culinaria indimenticabile. La giusta modalità per gustarsi al meglio il menù di un ristorante, come dice sovente lo YouTuber Giovanni Fois “calcolare il tutto per provare più cose possibili.”.

Carlo Cracco e il suo racconto a Muschio Selvaggio

Qualche tempo fa Carlo è stato infatti ospite al podcast gestito da Fedez e Luis Sal, Muschio Selvaggio. Qui si è raccontato a cuore aperto parlando della sua vita, della sua carriera e della sua stessa biografia. Infatti il grande pubblico ha iniziato a sentire parlare di lui ad ampio raggio quando, nell’ormai lontano 2011 è approdato in veste di giudice a MasterChef Italia.

Non per nulla in quel periodo un particolare che lo ha sempre contraddistinto è stato il suo carattere integerrimo e la sua intenzione di far conoscere ai concorrenti la vera fatica di lavorare in una vera cucina. Una sua frase storica in questa direzione è stata infatti “Se cucinare ti rilassa questo non è il posto giusto per te!”. Fra i suoi aneddoti non ne è mancato nemmeno uno sulle cucine del passato.

Il retroscena svelato da Cracco
Carlo Cracco parla di un curioso retroscena del suo passato

Le cucine del passato raccontate da Cracco

Ai microfoni di Muschio Selvaggio infatti Carlo ha fatto notare un piccolo particolare, che forse ai più era sfuggito. Ora il più delle volte, come anche nel noto programma da lui recentemente condotto, le cucine sono bene in vista nei locali più In e caratterizzate anche da pareti di vetro, mentre una volta nei ristoranti, anche in quelli più rinomati, erano nascoste alla vista.

Un tempo, in cucina, non c’era l’aria condizionata. Pertanto lavorarci significava sudare nel vero senso del termine sette camicie senza la possibilità ne di refrigerio ne tantomeno di potersi cambiare d’abito o di uniforme. Si passava dal calore della cucina al freddo della cella e, come detto dallo stesso Carlo, spesso lui si ritrovava con un forte mal di schiena, da cui non sapeva come venirne fuori.