Giorgione, agghiacciante dichiarazione in diretta su di lui: “Preso a pistolettate” | Retroscena da brividi

Sono delle parole molto forti le sue, ma per quanto siano pesanti fanno luce su un problema evidente che ha proprio a che fare con lui.

È sempre stato schietto nel dire le cose e probabilmente questa volta lo è stato ancora di più, ma per quanto le sue parole possano essere pesanti, sono necessarie a mettere in evidenza un problema che ultimamente sta interessando sempre più persone, tanto che perfino la legge sta intervenendo per porgli la parola fine.

Il problema però è la soluzione trovata dalla legge stessa, che ha pensato di far usare il fucile a chiunque per potergli sparare ogni volta che qualcuno se lo ritrova davanti, anche nelle città, dove ultimamente gira spesso. La cosa però può essere davvero pericolosa, perchè nel momento in cui se lo ritrova in una strada pubblica nella quale ci sono anche altre persone, si corre il rischio che venga sparato qualcuno piuttosto che l’obiettivo.

Per questa ragione Giorgione in un’intervista di “La Repubblica” ha contestato la cosa con delle parole molto forti. Trova la situazione anormale, quando un tempo invece era proibito pensare di fare una cosa del genere, per cui ha espresso ogni sua perplessità.

Ha poi colto l’occasione per esprimere il suo dissenso sul far stare l’animale in città Normalmente dovrebbe essere infatti cacciato in mezzo alla natura e non per strada come sta accadendo ora.

Non solo troppi, ma anche poco buoni

Sembra però che ci sia una ragione per la quale questo animale è spesso presente nelle strade delle città. Purtroppo da quando è stato fatto incrociare con uno di razza britannica, non solo ha iniziato a fare tantissime cucciolate, ma ha iniziato a girare lontano dai campi senza la paura di essere attaccato. Per questo oggi si trova spesso in strada.

Chi lo caccia poi lo fa pensando che la sua carne sia buona da mangiare, ma in realtà non è nemmeno così. È dura e ricca di ormoni a causa delle forti emozioni che l’animale prova nel momento della caccia e dell’ingresso nel territorio umano. Non vale la pena neppure mangiarlo.

La sua opinione sulla faccenda

“Il cinghiale, che di suo è molto buono, non può essere preso a pistolettate a Piazza di Spagna. Qui si parla di selvaggina. Si da la patente di sparare dove non si dovrebbe sparare“. Con queste parole Giorgione ha voluto contestare uno degli ultimi emendamenti imposti dalla legge che permettono a chiunque si ritrovi davanti a sè un cinghiale di potergli sparare.

Non ha potuto non dire la sua in questo caso, lui che la selvaggina e il cibo lo lavora ogni giorno.