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Alain Ducasse e la tragedia privatissima dello chef: incidente aereo gravissimo e condizioni precarie

Alain Ducasse – IFood.it (foto di Instagram)

Si è salvato per miracolo, ma non è stato  semplice tornare alla vita di tutti i giorni. Non si può dire però che la cosa non sia servita. 

Ha vissuto un periodo piuttosto nero, ma fortunatamente oggi è solamente un brutto ricordo. Lo chef sta benone e si è ripreso totalmente da quella tragedia, ma non dev’essere stato affatto semplice per lui.

Ne ha parlato nel libro “Une Vie de Gouts ed de Passions“in inglese “Good Taste: A Life od Food and Passion“, nel quale ha condiviso sia la sua storia che le idee che ha sul mondo della cucina. Praticamente mostra Alain Ducasse sia come uomo che come chef e affronta sia il suo passato che il suo presente. Allo stesso tempo cerca anche di buttare un occhio verso il futuro.

Il libro non è solamente un racconto autobiografico della vita dello chef, ma anche un mezzo attraverso il quale pone le speranze verso il futuro, ovvero verso le nuove generazioni. Sono loro che secondo lui possono cambiare il mondo perchè sanno guardare avanti rimanendo però legate alle origini.

Ciò che però colpisce chi legge è il racconto dell’incidente aereo e del periodo cui è seguito che gli ha cambiato la vita. È una fortuna che oggi sia vivo per poterlo raccontare. In quel momento è stato a un passo dall’andare incontro alla morte.

Miracolosamente salvo

Nonostante Alain Ducasse sia sopravvissuto all’incidente, quell’episodio della sua vita non si può che definire una tragedia. Delle persone coinvolte lo chef è stato il solo sopravvissuto e quindi l’unico a poter raccontare quell’evento.

Non è però uscito illeso dall’incidente, infatti subito dopo essere stato recuperato dai soccorsi è stata messa in dubbio la possibilità per lui di camminare e  di vedere. Tuttavia è proprio da questo episodio che ha poi imparato una grandissima lezione di vita.

Alain Ducasse e altri chef – IFood.it (foto di Instagram)

Un’importante lezione di vita

Prima dell’incidente Alain Ducasse riteneva che per far funzionare la propria attività dovesse fare tutto da solo. Non si fidava di nessuno se non di sè stesso, ma poi è stato costretto a cambiare idea, a delegare per far funzionare il proprio ristorante.

Queste sono state le parole che ha rilasciato in un’intervista a “Fine Dining Lovers“: “Se non mi fosse successo non avrei mai potuto delegare, e oggi mi vedo più come un direttore artistico che come uno chef. Ogni membro dello staff porta in tavola la propria personalità e io stabilisco il ritmo. Da solo, non riesco“.