Carlo Cracco come una furia contro MasterChef | Volano paroloni contro di loro: “Disposti a tutto per fare audience”
Carlo Cracco non le manda a dire: ecco come ha inveito contro i suoi ex colleghi di Masterchef Italia.
Carlo Cracco, celebre chef italiano, ha espresso un duro giudizio nei confronti del programma televisivo MasterChef Italia, in particolare per l’episodio del suo “funerale” inscenato nella prima puntata della settima stagione.
In un’intervista rilasciata al settimanale Spy, Cracco ha definito l’evento come “kitsch” e “di cattivo gusto“, sottolineando come la televisione sia disposta a tutto pur di ottenere audience.
Queste dichiarazioni arrivano dopo un periodo di silenzio, durante il quale lo chef era impegnato con l’apertura del suo nuovo locale a Milano.
La sua critica non risparmia le dinamiche televisive e le strategie attuate per catturare l’attenzione del pubblico.
Carlo Cracco critica il “finto funerale” organizzato per lui in tv
Carlo Cracco, uno dei volti più noti della cucina italiana, ha recentemente sollevato un polverone mediatico con le sue dichiarazioni contro MasterChef Italia. Durante l’intervista con Spy, lo chef ha espresso il suo disappunto per la scelta del programma di inscenare il suo funerale nella prima puntata della settima stagione. “Nella prima puntata hanno inscenato il mio funerale, non ne sapevo nulla. Ero a casa, stavamo cenando e non guardavo la tv. A un certo punto hanno cominciato a chiamarmi al telefono… Volevano sapere se ero morto davvero”, ha raccontato Cracco.
La sua critica si estende oltre il singolo episodio, toccando la tendenza generale della televisione ad essere “disposti a tutto pur di fare audience, vendere la mamma, la nonna, la suocera, la nuora e a vendere la pelle dell’orso ancora prima di averla cacciata”.
Masterchef: Carlo Cracco contro le dinamiche televisive del programma
Nonostante la dura critica, Cracco mantiene un tono di rispetto nei confronti dei suoi colleghi di MasterChef, come Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, che definisce “i miei fratelli, i miei ‘figli'”. Questa dichiarazione sottolinea la sua separazione tra le scelte produttive del programma e il rapporto personale con gli altri chef. Al di là delle polemiche, Cracco continua a seguire il programma, riconoscendo il suo ruolo nel popolarizzare la cucina e gli chef in Italia.
Carlo Cracco ha criticato anche le tendenze emergenti come il servizio di consegna a domicilio. Cracco, infatti, vede in queste pratiche una minaccia alla qualità e all’autenticità della cucina. “Vedo tantissimi ragazzi in giro per le città in bicicletta a consegnare cibo nelle case lavorando in certe condizioni e sottopagati… però la gente è convinta che sia una figata. Ma perché farsi portare una pizza che da quando esce dal forno a quando arriva a casa è fredda e non è più buona?”, riflette lo chef.