Chef Rubio costretto a chiedere soldi, il durissimo sfogo lascia tutti a bocca aperta: “Due spicci e…”
La fine di Chef Rubio, rimasto senza un soldo e pieno di problemi. Lo sfogo di Gabriele Rubini ha lasciato tutti senza parole.
Lo abbiamo conosciuto qualche anno fa, vero fenomeno mediatico. Chef Rubio, all’anagrafe Gabriele Rubini, è diventato famoso in poco tempo. Ed altrettanto velocemente è scomparso.
La parabola discendente di questo personaggio è stata improvvisa e inaspettata. Star della tv grazie al programma dedicato allo street food dall’evocativo titolo Unti e Bisunti, in un universo di piatti gourmet e cuochi stellati, lui cucinava anche per strada.
Una cucina verace la sua, e una passione nata dopo l’addio alla carriera di rugbista dovuta ad un infortunio. Questo lo porta a diplomarsi all’ALMA, la famosa scuola di cucina. E a diventare uno dei tantissimi chef divenuti personaggi televisivi. Anche se molto diverso dagli altri.
Dopo alcuni programmi tutti sullo stesso filone, improvvisamente Chef Rubio è scomparso dalla tv. Oggi lo ritroviamo senza un soldo, e ne ascoltiamo lo sfogo.
Chef Rubio: lo sfogo
Per chi avesse perso le tracce di Chef Rubio, diciamo che negli ultimi anni sta avendo diversi problemi con la giustizia. Divenuto attivista ma un po’ troppo radicale, le sue gesta sono ormai tristemente famose. Pro – Palestina, si è trovato diverse volte nei guai per le sue esternazioni troppo veementi e per i suoi gesti un po’ troppo sopra le righe. Qualche tempo fa è stato fermato dalla polizia e trovato in possesso di una tanica di benzina piena di 5 litri di sangue animale, diretto ad un sit in.
Senza contare le litigate via social con diversi personaggi sempre per difendere il suo pensiero. Il che non sarebbe nemmeno male, è un suo diritto, se non fosse che lo fa offendendo e senza cercare un vero dialogo, sembra. Così si ritrova con diverse multe e condanne, come quella del tribunale di Milano che lo ha condannato a rimuovere un post contro Israele sul suo profilo X. Non solo, deve anche pagare una multa di 2.700 euro come risarcimento alla testata Linkiensta, da lui accusata di essere sionista.
Senza un soldo
Per fare fronte alle spese legali dovute alle tante, troppe cause per diffamazione, Chef Rubio ha pensato di aprire una raccolta fondi sul noto sito GoFundMe. Ma, denuncia su X, la piattaforma avrebbe eliminato la sua raccolta. E racconta: “Perché l’operazione finanzierebbe il terrorismo. Io sarei il terrorista? Ditemi voi che devo fare. Scomparire? Volete che mi pieghi come quasi tutti i 60 milioni di italiani alla mafia sionista. Mai. Volete affamarmi?”.
E continua: “Due spicci e una famiglia alle spalle ancora ce li ho e per come agisco anche quando non ci saranno più e i soldi saranno finiti, un appoggio e un pasto li troverò sempre. In tutto questo la mafia sionista, di cui i miei delatori fanno parte, sarà sempre una montagna di merda anche se si racconta fabbrica del cioccolato, e la Palestina tornerà libera come tutti noi prima o poi”. Siamo sicuri che sentiremo ancora parlare di Gabriele Rubini.