Francesco De Gregori ridotto così in bar, sorpreso a farlo senza vergogna: la dura verità
In quel bar è accaduto l’impensabile. Proprio lì Francesco De Gregori si è messo a farlo. Chissà se qualcuno lo ha notato.
Francesco De Gregori è un amatissimo cantante italiano, che nel corso della sua carriera ha scritto una pagina talmente importante della musica, che oggi non può che esserne definito un vero pilastro.
Chiunque lo considera un maestro della musica, per le bellissime canzoni che ha scritto negli anni, ma sembra che non ami molto essere ritenuto come tale. Come riporta il sito Sapere.it, preferisce essere chiamato “Principe“. È il solo soprannome che apprezza e al quale è molto legato, dato che a darglielo è stato un suo caro amico, nonchè un secondo maestro della musica, Lucio Dalla.
Quante canzoni ha rilasciato negli anni. Sono tantissime, ma alcune di queste sono talmente belle da essere considerate tra le più belle di sempre. “Rimmel“, “La donna cannone“, “La leva calcistica della classe ’68” e “Generale” sono solamente alcune di queste.
Sono dei veri patrimoni della musica italiana, che a distanza di anni dalla pubblicazione, continuano ancora a circolare nelle radio e a essere cantate da chiunque. Sicuramente resteranno impressi nella storia della musica.
Un momento naturale che ha dato vita a dei capolavori
Per quanto Francesco De Gregori possa essere un artista straordinario, a volte ci si ritrova a chiedere il perchè di alcune cose che ha fatto nel corso degli anni.
Ci sono dei gesti, delle cose che fatto, di cui non si riesce a capire il motivo. Cosa ci faceva per esempio in quel bar da solo? È stato sorpreso lì a farlo nella totale disinvoltura, senza probabilmente accorgersi di cosa c’era intorno a lui. Chissà infatti se qualcuno si è accorto di quello che stava facendo, ovvero qualcosa di veramente straordinario.
In un bar a scrivere canzoni e una pagina della storia della musica
Un articolo su Il Foglio racconta di come De Gregori è riuscito a dare vita ad alcune sue canzoni, che oggi sono considerate dei veri capolavori. L’articolo in questione racconta per esempio della nascita di “Bene” e di “Niente da capire“, che sono nate improvvisamente in un bar.
Francesco De Gregori si è messo a scriverle dal nulla mentre si trovava sull’isola di Ponza. Chissà se già all’epoca si era reso conto della perle musicali che stava realizzando. In quel momento così naturale stava scrivendo una pagina della storia della musica.