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Il brodo vegetale serve sempre: con questo stratagemma geniale sarà sempre pronto

Brodo vegetale appena cucinato - Ifood.it (foto AdobeStock)
Brodo vegetale appena cucinato – Ifood.it (foto AdobeStock)

Quante volte ci è capitato di rimandare a un’altra occasione la preparazione di un piatto perché non avevamo a disposizione il brodo?

Il brodo vegetale è molto utile perché ci permette di realizzare svariate ricette. Per mancanza di tempo o per pigrizia, spesso rinunciamo a cucinare una pietanza che avremmo tanta voglia di mangiare, perché preparare anche il brodo che ci serve per la ricetta diventa un impegno che non possiamo prenderci.

Ma se non sempre disponiamo del tempo per cucinare il brodo, allora potremmo sfruttare quei momenti in cui il tempo lo abbiamo. L’idea è agire d’anticipo cucinando un bel po’ di brodo in modo da poterlo utilizzare successivamente.

Per preparare il nostro brodo vegetale, prendiamo le verdure classiche (patate, carote, sedano, cipolla) oppure scegliamo quelle che preferiamo, ad esempio le zucchine e i pomodori sono un’ottima idea per dare ulteriore sapore. Laviamole e togliamo le parti che non ci servono, come le bucce e le estremità. Mettiamole in una pentola con alcuni litri di acqua, aggiungiamo sale grosso ed erbe aromatiche a nostro piacimento.

Quando l’acqua bolle, abbassiamo la fiamma al minimo, mettiamo un coperchio sulla pentola e continuiamo la cottura per altri venti o trenta minuti. Quando il brodo è pronto, togliamolo dal fuoco e filtriamo con un colino. Le verdure con cui abbiamo fatto il brodo ovviamente non vanno buttate: possiamo mangiarle condite con olio e sale se desideriamo un contorno leggero e salutare, oppure possiamo fare un passato di verdura con l’aiuto di un passaverdura.

Per quanto tempo si conserva il brodo vegetale

Prima di conservarlo, il brodo va fatto raffreddare completamente. Se abbiamo intenzione di usarlo entro pochi giorni possiamo conservarlo in frigorifero in un contenitore ermetico.

Se invece lo trasferiamo in freezer, si conserverà dai tre ai sei mesi senza perdere la qualità. È un’idea fantastica per avere sempre un po’ di brodo di scorta da poter utilizzare quando ci viene la voglia di un risotto ad esempio. Con alcuni accorgimenti non rimarremo mai più senza brodo.

Brodo nel contenitore di plastica pronto per essere congelato - Ifood.it (foto AdobeStock)
Brodo nel contenitore di plastica pronto per essere congelato – Ifood.it (foto AdobeStock)

Suggerimenti per avere sempre il brodo a nostra disposizione

La soluzione migliore per congelare il brodo è suddividerlo in contenitori di plastica rigidi e con coperchio ermetico. Scegliamoli abbastanza piccoli (dai 50 ai 250 ml), altrimenti poi avremo un blocco ghiacciato troppo grande e non riusciremo a scongelare solo la porzione che ci serve. Teniamo comunque conto che non possiamo riempire i contenitori fino all’orlo, ma dobbiamo lasciare dello spazio poiché il liquido si espanderà durante la congelazione.

Ricordiamoci di mettere un’etichetta su ogni contenitore così anche a distanza di mesi sapremo quando è stato congelato e di che tipo di brodo si tratta (possiamo infatti conservare nello stesso modo anche il brodo di pollo, di carne o di pesce). Nel momento in cui ci serve, scongeliamolo in un pentolino a fuoco basso mescolando spesso, oppure se ci ricordiamo con almeno mezza giornata di anticipo riponiamo il contenitore a scongelare in frigorifero.