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I calamari fanno davvero alzare il colesterolo? La verità ti spiazzerà | Nessuno la conosce

calamari e colesterolo - ifood
Calamari – ifood ( foto Pixabay)

I calamari aumentano il colesterolo? Sarebbe meglio evitarli o essendo pesce fa bene comunque? Scopriamo la verità.

Il pesce fa bene sempre? Ci hanno insegnato che questo tipo di cibo è un toccasana per la nostra alimentazione, e che dovrebbe essere presente sulle nostre tavole spesso. Più spesso della carne di sicuro.

Ma è davvero esente da controindicazioni? O anche quello che viene dal mare può far male?

Occorre osservare le proprietà nutritive di ogni tipo di pesce, mollusco e crostaceo per rendersi conto di quali sostanze apportino al nostro organismo e se sono tutte benefiche.

E tu, quante volte a settimana consumi pesce? Scopriamo se è vero che alcuni tipi aumentano il colesterolo, e se sarebbe bene evitarli o limitarli.

I calamari fanno alzare il colesterolo?

Ci sono tantissime varietà di pesce che comprendono anche molluschi e crostacei, e oggi vogliamo concentrarci in particolare sui calamari. Quanto sono buoni! In umido, al forno, all’insalata ma soprattutto fritti, possiamo consumarli in mille declinazioni. A crudo sono un’ottima fonte di proteine, ne apportano infatti ben circa 16 grammi ogni 100 gr di prodotto. Inoltre possono essere inseriti in una dieta ipocalorica poiché hanno un valore energetico abbastanza basso. Ogni 100 grammi di calamari infatti assumiamo circa 70 calorie, meno di un petto di pollo.

Quante volte a settimana possiamo consumarli quindi? Secondo le linee guida possiamo consumare una porzione di calamari di circa 150 g intorno alle due volte a settimana. E per quanto riguarda il colesterolo?

calamari ricette - ifood
Un bel piatto di calamari – ifood (foto canva)

La verità che non ti aspetti

Non tutti sanno che, sebbene il pesce in generale faccia bene, molluschi e crostacei hanno un importante contenuto di colesterolo, intorno ai 200 mg ogni 100 gr di prodotto. Tenendo presente che il fabbisogno totale giornaliero si aggira intorno ai 300 mg, ci rendiamo conto che siamo ben oltre la soglia massima consentita. Allora non dobbiamo mangiarne? Meglio evitare?

In realtà possiamo continuare a gustare i nostri calamari facendo solo attenzione, nella giornata in cui decidiamo di portarli in tavola, a evitare di consumare altri alimenti ad elevato contenuto di colesterolo come ad esempio uova o  formaggi stagionati. Molto meglio scegliere legumi, cereali integrali, verdura e frutta, in modo da bilanciarne l’apporto totale e non  creare squilibri. C’è anche da sottolineare un’importante informazione. Sappiamo bene che il colesterolo assunto con l’alimentazione ha un impatto minimo su quello prodotto naturalmente dal nostro organismo. Ebbene, questo regola da solo quanto ne deve produrre, diminuendolo quando ne assumiamo di più. Ovviamente parliamo di soggetti sani e in buona salute, se hai dubbi o soffri di colesterolo alto chiedi sempre consiglio al tuo medico.